Ticino

Verdi da soli 'contro capannoni e salari lombardi'

Alle prossime elezioni il movimento correrà da solo sia per Consiglio di Stato sia per il Gran Consiglio

13 giugno 2018
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Le maggiori forze politiche sono "incapaci di dare risposte ai cambiamenti richiesti dalla popolazione in termini di mondo del lavoro, ambiente e credibilità della politica" e così i Verdi, alle prossime elezioni cantonali, non di congiugeranno con nessuna lista "ponendosi come chiara alternativa a chi negli ultimi decenni ha governato il paese con roboanti slogan ma che alla prova dei fatti non ha minimamente raggiunto gli obiettivi", si legge in un comunicato stampa.

La decisione presa dal comitato cantonale dei Verdi ticinesi si basa su tre orientamenti politici "chiari e coerenti" ma purtroppo assenti nelle altre forze politiche. Il primo riguarda il lavoro, con la crisi dovuta a "una politica economica che ha privilegiato il proliferare dei capannoni e dei salari lombardi, regalando sgravi fiscali per oltre 52 milioni di franchi"; poi abbiamo la colonne sulle strade, con il Ticino trasformato "giornalmente in un grande corridoio di transito" e la necessità di una "nuova epoca del trasporto pubblico". Infine i Verdi citano gli "scandali che hanno messo a dura prova la pazienza dei cittadini".

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