Ticino

L’ultimo comunicato, Snider in pensione

Il portavoce della Procura alle redazioni: ‘Vi ringrazio per la vostra comprensione’

28 aprile 2018
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Stavolta nel comunicato trasmesso alle redazioni non segnala arresti, rinvii a giudizio, altre decisioni della magistratura inquirente. Stavolta parla di sé. Informa della propria partenza dal Ministero pubblico, di cui per oltre sette anni è stato il portavoce: anche per lui è arrivato il momento della pensione. Poche eleganti righe per ringraziare giornaliste e giornalisti. “Un grazie sincero per la comprensione e la gentilezza che avete sempre dimostrato nei miei confronti. Con la certezza che ciò avverrà anche nei riguardi del mio successore Giovanni Mariconda, vi auguro ogni bene”. Firmato Saverio Snider.

Per Snider, 62 anni compiuti mercoledì, quello di ieri è stato l’ultimo giorno in Procura. Da lunedì lo attende la pensione. Ha assunto la funzione di addetto stampa del Ministero pubblico il 1° gennaio 2011, in pratica con l’arrivo alla direzione dell’autorità penale inquirente ticinese di John Noseda. Laureatosi nel 1982 all’Università di Friburgo, Snider ha svolto per diversi anni la professione di giornalista: dapprima all’organo di informazione del Ppd ‘Popolo e Libertà’, diventandone anche il direttore, poi al ‘Corriere del Ticino’ quale responsabile delle pagine culturali. Dal 2008 collaboratore personale del consigliere di Stato Luigi Pedrazzini e dal 2011 portavoce della Procura.

Ringrazia le redazioni “per la comprensione”, Snider. E la comprensione è stata tanta. Un compito del resto non facile il suo. Come ricorda lui stesso alla ‘Regione’, «anche l’addetto stampa è vincolato al segreto istruttorio e ogni procuratore pubblico ha la sua sensibilità verso le esigenze del mondo dell’informazione. Il portavoce deve anche mediare fra le diverse sensibilità ed esigenze». Dice il pg John Noseda: «Con Snider ho avuto una collaborazione strettissima in questi anni, cominciata quando è entrata in vigore la procedura penale federale che ha introdotto diversi cambiamenti anche per quanto concerne i rapporti fra autorità giudiziarie e giornalisti». Snider, aggiunge il procuratore generale, «ha favorito enormemente i rapporti tra il Ministero pubblico e la stampa, grazie alla sua conoscenza del mondo dei media e la sua esperienza in ambito giornalistico». 

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