Per Pronzini la Supsi è al servizio di Vitta e del governo

"La Supsi al servizio di Vitta e del governo?" È la domanda che si pone Matteo Pronzini (Mps) in una sua interpellanza al Consiglio di Stato diffusa oggi. Pronzini punta il dito contra Samuele Vorpe, responsabile del Centro di competenze tributarie della Supsi, che lo scorso 6 aprile, su 'laRegione', "ha scritto l’ennesimo articolo a favore della riforma fiscale sulla quale voteremo il prossimo 29 aprile".

"Si tratta – si legge nell'interpellanza – di un ulteriore intervento da parte del Centro di competenze tributarie della Supsi, attraverso il proprio responsabile che a tale titolo interviene, a sostegno della politica del governo in materia fiscale. Una politica caratterizzata da sistematiche diminuzioni e alleggerimenti fiscali, quindi politicamente chiara in una direzione".

Pronzini precisa che Vorpe "può scrivere tutti gli articoli e rilasciare tutte le interviste che vuole a sostegno delle sue opinioni e nessuno si sognerebbe di contestargli questo diritto. Altra cosa è quando interviene (e lo sottolinea) a nome della Supsi".

Il deputato dell'Mps chiede quindi al governo ticinese:

1) Non ritiene che queste continue esternazioni di parte di Vorpe, a nome della Supsi, siano lontane da una visione pluralistica sia dal punto di vista scientifico che politico e non conformi al mandato di prestazioni assegnato alla Supsi?

2) Questo poderoso impegno ufficiale del Centro di competenza della Supsi è avvenuto con l’accordo della direzione della Supsi?

3) Quali misure vengono messe in atto all’interno della Supsi, e in particolare dalla direzione della Supsi, affinché il Centro di competenze tributarie offra, pur potendo godere di un’assoluta libertà scientifica e di ricerca, un punto di vista rispettoso del pluralismo politico in materia di scelte fiscali?