Ticino

In Ticino i lettori sono molto... saggi

I più venduti sono quelli su astronomia e fisica, ma anche economia e geopolitica vanno bene

16 marzo 2018
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Leggere è un piacere, certo. Ma richiede attenzione, dedizione alle volte. Soprattutto se non si tratta di letture da ombrellone o della buonanotte ma di saggi scientifici, filosofici, di letture non per forza dedicate solo agli addetti ai lavori, ma a chiunque si interessi di un tema e voglia approfondirlo in maniera non dozzinale né arrangiata. Questa attenzione in Ticino sembra esserci, e in buona quantità. «Circa il 30 per cento delle nostre vendite riguarda il settore della saggistica», afferma alla ‘Regione’ Giovanna Taborelli, dell’omonima libreria a Bellinzona. «Oltre i saggi di economia o geopolitica, che sono sempre molto cercati, sono buone le vendite di libri scientifici – continua la libraia bellinzonese – soprattutto di fisica». Sì, la fisica, spettro di notti insonni al liceo e sinonimo di formule per alcuni indecifrabili, se ben spiegata sembra interessare molto la clientela ticinese. «Questo genere di pubblicazioni viene trainato anche da alcuni casi, come ‘‘Sette brevi lezioni di fisica’’ di Carlo Rovelli, che ha venduto tantissimo e ha suscitato un interesse per tutta la materia, portando all’aumento di richieste anche di altri saggi sulla fisica».

La letteratura saggistica – quindi, per intenderci, non romanzi o racconti – è difficilmente inquadrabile sia se si parla di vendite, sia se a essere presi in considerazione sono gli eventi dei lettori. «La saggistica segue molto il momento – racconta Francesca Beltrani della libreria ‘Il Segnalibro’ di Lugano – e non è semplice valutare l’impatto presso i lettori. Ma la domanda c’è, anche se ovviamente contenuta a meno che non esca un titolo particolarmente allettante. Per la parte scientifica c’è una pubblicistica importante – rileva Beltrani – con editori specializzati che sono un riferimento e hanno un pubblico abbastanza fedele. Chiaramente, se il libro è divulgativo e relativamente semplice si vende di più, se invece è più complesso tende ad avere vendite inferiori». Ma questo è nelle cose. Però la domanda è «tendenzialmente costante, tanto che certi saggi passano in edizione tascabile o in edizione economica abbastanza in fretta». E questo accade solo quando un titolo vende, e non poco. Che succeda non solo con romanzi di successo ma anche con pubblicazioni scientifiche è un fatto normale nel nostro cantone, in controtendenza con la vulgata che si legge sempre meno. A notarlo è Angelo Monte, della ‘Libreria locarnese’ di Locarno: «Da noi il settore scientifico va molto bene, anche perché magari, in confronto ad alcuni testi di filosofia, non c’è bisogno di un grande retroterra per comprenderli bene». Ed è un settore che va così bene che non ha bisogno nemmeno dell’effetto ‘dopante’ che può avere la morte di un autore conosciuto a ogni latitudine come Stephen Hawking. «I suoi libri sono sempre stati venduti molto – spiega Monte – e ogni volta che li finivamo ripartiva l’ordine. Il mercato per i saggi scientifici c’è, si vendono bene, è un settore che non ha un grosso assortimento, ma i libri hanno una buona rotazione di vendita. Tutti i volumi scientifici che escono vengono ordinati, almeno una copia». Testimonianze, queste, che trovano conforto nei numeri. Nella sua ultima rilevazione, compiuta nel 2014 ma aggiornata il 30 novembre 2016, l’Ufficio federale di statistica ha rilevato come in Ticino il 75,1 per cento delle persone abbia letto almeno un libro all’anno per piacere personale, senza imposizioni di formazione o aggiornamento professionale. Il 16,3 per cento, invece, ne ha letti dai 13 in su. Vuol dire più di uno al mese, non poco.

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