Ticino

Commissioni del Gran Consiglio, il lavoro dietro le quinte

La presenza media è dell'85 per cento, tra quelle speciali chi migliora di più rispetto al 2016 sono la Commissione sanitaria e quella Tributaria

14 febbraio 2018
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Una presenza media pari all’85 per cento. Non si può di certo dire che i membri delle tre Commissioni permanenti (Gestione e finanze, Legislazione, Petizioni e ricorsi) battano la fiacca. Un dato importante, perché dietro ogni legge approvata dal Gran Consiglio c’è una storia: a volte breve e lineare, altre lunga e piena di curve. Buona parte di questa storia si svolge proprio nelle Commissioni, perché queste sono le sedi dove si decide se un’iniziativa, una legge fila – si diceva una volta – come una lettera alla Posta o se ha bisogno di tappe intermedie. È qui che, detta altrimenti, si confeziona il lavoro su cui si esprimerà il Gran Consiglio. Un impegno fondamentale che, e questo conforta molto, i nostri granconsiglieri assolvono con una presenza che, lo raccontiamo con l’intervista a Giorgio Galusero (Plr) qui a lato, spesso si traduce in lavoro extra che si portano a casa.

La Commissione della gestione è quella che l’anno scorso ha registrato la presenza più massiccia: la media sfiora infatti il 91 per cento di presenze. Vuoi per l’importanza dei temi trattati – dal preventivo al consuntivo passando per tutti i temi che riguardano, appunto, la gestione dei conti e delle finanze –, vuoi perché al suo interno ci sono presidenti di partito (il liberale-radicale Bixio Caprara e il popolare democratico Fiorenzo Dadò) e alcuni capigruppo (Daniele Caverzasio per la Lega, Ivo Durisch per il Ps e Alex Farinelli per il Plr), la presenza è (quasi) sempre assicurata. A totalizzare il 100 per cento di sedute – nel 2017 ce ne sono state 38 – sono però solo in due: Milena Garobbio, Ps e Fabio Bacchetta-Cattori, Ppd. Maglia nera, Franco Denti, dei Verdi.

Alta anche la partecipazione alle sedute, 28, della Commissione della legislazione. Tante discussioni – ultima in ordine temporale quella sul controllo sistematico dei permessi che ha acceso la discussione tra gruppi parlamentari sin dai lavori commissionali, sfociando addirittura, in Gran Consiglio, in accuse di illegalità – che hanno visto sempre presenti Maurizio Agustoni del Ppd, Lara Filippini de La Destra e Giorgio Galusero del Plr. Ultimo in questa speciale classifica, avendo partecipato alla metà esatta delle riunioni, Jacques Ducry, indipendente eletto nelle file del Partito socialista.

La Commissione petizioni e ricorsi, dal canto suo, segna un record: è quella con più membri che hanno fatto l’en plein, partecipando a tutte le sedute. Sono ben sette. Di questi, quattro sono della Lega dei Ticinesi: Omar Balli, Felice Campana, Lelia Guscio e Ivano Lurati. Gli altri capiclassifica sono i liberali-radicali Alessandro Cedraschi e Sebastiano Gaffuri e Giorgio Fonio, Ppd. Ultimo, con il 53 per cento di presenze Lorenzo Jelmini, Ppd e sindacalista Ocst. La Commissione petizioni e ricorsi, con la media dell’82,9 per cento, si classifica al secondo rango tra le tre commissioni permanenti.

Ben frequentate anche le Commissioni speciali. La Scolastica soprattutto, che nel 2017 ha dovuto confrontarsi con l’iniziativa ‘‘Educhiamo i giovani alla cittadinanza’’ (la legge, poi approvata dal popolo, che prevede l’insegnamento della Civica come materia a sé stante) e con la riforma ‘‘La scuola che verrà’’, ha visto sempre presenti sette membri e altri sette hanno perso una sola seduta. Ottimi risultati, infine, per la Commissione speciale per la revisione della Legge del Gran Consiglio, in sei sempre presenti.

Il 2017 anno record per le sedute

Le Commissioni non hanno mai lavorato così tanto negli ultimi quarant’anni. Sono state infatti 217 le sedute totali che hanno portato però, in proporzione, meno rapporti del solito: 143. Con questi numeri, trova conferma quanto affermato da Galusero nell’intervista qui sopra. Nel 2017 si è discusso, e molto, di più. Al di là, quindi, delle sedute della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso ‘Argo 1’, varata il 6 di novembre a schiacciante maggioranza dal Gran Consiglio, e del fatto che la Commissione speciale per l’applicazione dell’iniziativa ‘‘Prima i nostri’’ abbia raddoppiato le sedute rispetto all’anno precedente, la crescita è netta: 42 sedute in più rispetto all’anno precedente, ben 63 in più se si prende in esame il dato del 2015. Gli aumenti più significativi li hanno ottenuti la Commissione tributaria, con 12 sedute in più rispetto al 2016 e la Commissione sanitaria, con un aumento di 13 riunioni. La Commissione della gestione si è trovata per 38 volte, licenziando 43 rapporti. 28 sedute per la Commissione della legislazione invece, che di rapporti ne ha sottoscritti dal canto suo 39.

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