Ticino

La banca che fa 'impennare' i pernottamenti

Il turismo ha fatto boom ma metà del merito è dell'iniziativa Reiffeisen che ha generato un indotto di 8,5 milioni

8 febbraio 2018
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Era da 7 anni che il turismo non faceva un risultato così brillante: 170mila pernottamenti in più da gennaio a novembre 2017 (rispetto al 2016). Oltre all’apertura di AlpTransit e Ticino Ticket (libero accesso ai mezzi pubblici più altre agevolazioni per i turisti) un grosso colpo di mano l’ha dato soprattutto l’offerta per i soci Raiffeisen ‘Ticino 2017’. Tra marzo e novembre l’iniziativa ha generato – come ci anticipa la banca – 150mila esperienze turistiche (pernottamenti in alberghi, viaggi Ffs, in battello e altre attività) per un indotto economico stimato in 8,5 milioni di franchi. (A inizio marzo la banca darà una fotografia completa). Un successo confermato anche da diversi albergatori (vedi articolo a lato) che hanno così incrementato gli affari nei mesi più stagnanti. Quanto ha realmente contribuito l’iniziativa al boom di pernottamenti del 2017? Collaborazioni da potenziare o si rischia di svendere il territorio?
«Lo scorso anno è stato eccezionale con l’apertura di AlpTransit, con Ticino Ticket, con varie campagne ma soprattutto l’iniziativa Reiffeisen, che ha avuto un successo enorme: stimiamo che circa la metà dei 170mila pernottamenti sia da attribuire ai soci della banca. Forse alcuni sarebbero comunque venuti e hanno approfittato degli sconti», spiega Elia Frapolli. Per il direttore di Ticino Turismo sono partnership interessanti anche perché attirano nuovi clienti svizzeri: «Di tanto in tanto sviluppiamo collaborazioni trasversali con partner importanti – come Raiffeisen con 2 milioni di soci o la carta Cumulus di Migros con 2,8 milioni di clienti –, sfruttiamo la loro rete in un rapporto, che deve essere vincente per entrambi».

Gli alberghi, che non erano obbligati a partecipare, hanno offerto camere scontate (dal 30 al 50%) ai soci Raiffeisen in periodi da loro scelti. Ma le agevolazioni erano anche su trasporti e altre attività. «Non dobbiamo svendere il nostro territorio e non lo facciamo. Quando però l’occupazione cala ben vengano queste iniziative che portano movimento e indotto anche in bassa stagione. Poi magari qualche turista torna, il miglior modo di fare marketing è portare qui le persone e far conoscere il territorio», conclude.

Che l’effetto marketing sia vantaggioso lo dice anche Fabio Bonetti, direttore delegato Organizzazione turistica Lago maggiore e valli (Otlmv): «Se fatte con partner seri sono iniziative da sostenere, soprattutto per il marketing che fanno alla nostra regione. Si innesca un passaparola promozionale che fa bene a tutto il turismo». La banca ha investito parecchio per promuovere l’offerta in Svizzera.

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