Ticino

Meno carcerati in Svizzera, sempre troppi in Ticino

Occupazione dei penitenziari calata dell'8%, ma al Sud delle Alpi e in Romandia raggiunge il 107%. Tasso record nella 'Svizzera latina'

Ti-Press
5 febbraio 2018
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Mediamente in Svizzera il tasso di occupazione carcerario è leggermente calato anche l’anno scorso, per attestarsi al 92,5%. La situazione è però ben diversa nella parte latina del Paese, dove la quota raggiunge il 107%. Dai dati più recenti dell’Ufficio federale di statistica (Ust) sulla privazione della libertà e sull’esecuzione delle sanzioni contro minori emerge che l’occupazione degli istituti di pena dal 2013 al 2017 è calata dell’8%. Ma in alcune prigioni i detenuti sono sempre troppi, sottolinea l’Ust. La quota più alta, del 107%, è stata rilevata in Ticino e Romandia. La situazione è invece migliore nella parte germanofona del Paese: nel nord-ovest e nel centro il tasso è dell’88% e in Svizzera orientale dell’80%. Le differenze regionali si rispecchiano anche nel tasso di carcerati ogni 100’000 abitanti. Se a livello nazionale la quota è di 81, essa risulta di 109 nella Svizzera latina, di 71 in quella orientale e di 68 nel centro e nel nord-ovest. In base ai dati rilevati dall’Ust il 6 settembre 2017, gli istituti di pena svizzeri ospitavano 6'863 adulti, ossia l’1% in meno rispetto all’anno precedente. Il 54% di essi stava scontando una pena, il 24% era in carcerazione preventiva e il 15% aveva iniziato a scontare anticipatamente la pena. Il 4% era detenuto in relazione a una decisione di espulsione. Quest’ultimo tasso è il più basso dal 1999. Lo stesso giorno di riferimento si trovavano collocati al di fuori della famiglia per aver commesso un reato 477 minori, ovvero l’1,5% in più rispetto al 2016.

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