Ticino al Voto

Caratti: 'È la sanzione politica per lo scandalo Argo1'

Il commento del direttore de laRegione sull'estromissione di Beltraminelli a favore di De Rosa, sul mancato raddoppio Plr e sul calo di Lega/Udc

Matteo Caratti (Ti-Press)
7 aprile 2019
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«Nelle settimane e nei mesi scorsi – spiega il direttore della 'Regione' Matteo Caratti – più volte questo giornale ha insistito che Argo1 era uno scandalo. Oggi, alle urne, l’elettorato ha dato la sanzione politica di Argo1, scegliendo di estromettere il Consigliere di Stato uscente, che non ha gestito nel modo dovuto questo scandalo, trovando un'alternativa che, giustamente, il Ppd aveva offerto in lista».

E il mancato raddoppio del Plr?

«Il Plr ha fatto una campagna a zig-zag, tentando inizialmente un raddoppio sulla destra, trovando la via stoppata dalla Lega. Ha poi cercato di correggere il tiro mostrando interesse nei confronti del dipartimento di Manuele Bertoli, ma è arrivato il soccorso al Ps, probabilmente dall’esterno».

Che governo sarà?

Quello appena concluso è stato per Caratti «un governo collegiale, composto da consiglieri di Stato molto uniti. Il cambio di un ministro non cambia la musica. Dipenderà molto da quale Gran Consiglio ci aspetta, lo sapremo domani».

La Lega, a braccetto con l'Udc, non solo non avanza, ma arretra...

«La campagna mi è parsa sottotono, parte dell’elettorato non l’ha digerito questo matrimonio d’interesse con l'Udc per salvare il secondo seggio. L'Udc è un partito nazionale, evidentemente una fetta dell'elettorato predilige il movimento cantonale. Bisognerà vedere se l'unione reggerà fino alle elezioni federali o ci sarà un divorzio prima».

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