Raffaele De Rosa estromette Paolo Beltraminelli dal governo ticinese. Il risultato di Lugano certifica la sconfitta dell'uscente. Sulle rive del Ceresio Beltraminelli recupera infatti poco meno di 500 voti.
Avvicendamento, quindi, sulla poltrona del Ppd, partito che – contrariamente ai sondaggi della vigilia – non solo tiene, ma potrebbe addirittura guadagnare qualcosina. Stando alla terza proiezione Rsi la crescita sarebbe di 0,6 punti percentuali. Giù la lista unica Lega-Udc (-4,2 punti percentuali, al 28%) e il Plr (25,2%, -1,1 punti percentuali). In salita i verdi (+2,2 punti percentuali al 7%).
"Mi sembra ci sia un sostegno generale. Deve esserci quindi qualcosa in più rispetto alla semplice appartenenza regionale". Così De Rosa a laRegione. "Immagino che gli elettori abbiano valutato la mia serietà e il mio impegno. Ho sempre cercato di essere me stesso, di portare proposte concrete. È difficile dire quale fattore è stato decisivo". È emozionato, De Rosa:" Un ringraziamento di cuore anche a tutti i cittadini che hanno reso possibile una votazione al di sopra di qualsiasi aspettativa", aggiunge, dopo aver ringraziato famiglia e gruppo di sostegno.
Nel frattempo il presidente del Ppd Fiorenzo Dadò si ripromette di analizzare come mai a Mendrisio "il Ppd non è andato bene come ci si poteva aspettare".
Alla Casa del Popolo è intanto andata in scena la festa Ps per essere riusciti a mantenere il seggio. Si è cantato "Bandiera Rossa" e "Bella Ciao". Per il consigliere di Stato Manuele Bertoli si tratta di un "dato positivo per la sinistra nel suo insieme, che deve ora ricompattarsi".
Bertoli che ha detto a laRegione di aver tirato un sospiro di sollievo: "Pensavo sarebbe stata più tirata, avevo già fatto tutti i miei calcoli. Gli obiettivi della legislatura? La scuola ha bisogno di riforme nell'interesse degli allievi". E sull'uscita di Beltraminelli: "Sono spiaciuto per lui, ma il voto del popolo va sempre rispettato".
Delusione in casa Plr, che puntava a un raddoppio e invece non solo marcia sul posto, ma rischia di arretrare. "Abbiamo impostato la campagna all'attacco, ma non contro qualcuno. Siamo partiti per consolidare la nostra posizione", commenta il presidente del Plr cantonale Bixio Capara. "Abbiamo disatteso l'obiettivo, ma bisogna sottolineare i buoni risultati di Christian Vitta e Alex Farinelli. Questo dimostra che la lista era valida per un gioco di percentuali, ma il partito non ha potuto dare a entrambi un seggio".
Sulla sfida con il Ps, Caprara nega che la corsa fosse sul Ps: "È stato soprattutto Bertoli, in modo tattico, ad affermare che i liberali gli stavano soffiando il posto. Io invece non ho mai detto che volevamo attaccare il principio del partito socialista in governo. Poi è chiaro, si sia arrivatoi a questa situazione".
Prima di recarsi a Lodrino per complimentarsi con De Rosa, Paolo Beltraminelli prova a spiegare i motivi del sorpasso: "Molti all'interno del partito volevano un cambiamento, e il cambiamento c'è stato. Ho continuato a lavorare come sempre, una legislatura difficile, ma la mia presenza e quella degli altri candidati sta portando il partito a un risultato che è molto più che un segno positivo". Il pensiero è ora rivolto "ai collaboratori che stanno soffrendo con me, ma che saranno pronti a lavorare con il nuovo consigliere di Stato". Alla domanda su quanto il caso Argo 1 abbia influito sulla sua campagna elettorale, questa la risposta: "Una cosa durata sicuramente troppo. Se tutti avessero compreso che era un caso amministrativo e non ci fosse stato questo alone di corruzione, quindi del penale, magari sarebbe andata meglio per me". Cosa farà Paolo Beltraminelli domani? "Porterò via le mie cose, e sarà un momento molto triste...".
La composizione del Consiglio di Stato secondo i dati reali la trovate sulla nostra homepage.
I dati di panachage raccontano almeno due storie. La prima: vi è stato una corsa al salvataggio del seggio Ps da parte di un po' tutti i partiti, con i liberali-radicali in testa (3'696 i voti preferenziali attribuiti ai candidati socialisti). Hanno contribuito pure il Ppd (2'653), la Lega (2'559) e i Verdi (2'146). Massiccio il sostegno anche da chi ha scelto la scheda senza intestazione, anche se qui il Ps è solo il quarto partito.
Vi è poi l'analisi di chi ha favorito l'elezione di De Rosa negli altri partiti. A determinare il ribaltone sono stati in maggioranza gli elettori Plr (3'606 i preferenziali andati a De Rosa, 1'890 a Beltraminelli) seguiti dai leghisti (3'488 contro 1'563). Forte apporto di voti anche dalle schede non intestate (6'028 contro 3'107). Oltre 2'300 popolare dimocratici hanno preferito De Rosa a Beltraminelli. A tanto ammonta infatti il distacco di preferenziali per chi ha votato Ppd.
Paolo Beltraminelli a Lugano recupera solo 500 voti.
L’aria in via Monte Boglia è di festa anche davanti al calo netto rispetto a quattro anni fa. Michele Foletti nota come "l’obiettivo era confermare i due uscenti e l’abbiamo fatto, domani con il voto per il Gran Consiglio vedremo se questa alleanza con l'Udc ha portato i suoi frutti". Anche Antonella Bignasca trova che "è stata una campagna elettorale tranquilla, non erano a rischio i nostri seggi. Il calo c’è, lo analizzeremo. Ma quello che contava, per oggi, era rimanere davanti al Plr che voleva insidiarci e non ci è riuscito, anzi..."
Piero Marchesi, presidente dell’Udc, arrivato in via Monte Boglia afferma che "l’intesa con la Lega e il nostro contributo ha puntellato il secondo seggio leghista, è nei numeri. E ci soddisfa. Domani peseremo le nostre forze in parlamento, sapendo che comunque i temi ci uniscono".
Alberto Pellanda, Municipale di Riviera: "Sono contentissimo per la brillante elezione e per il fatto che avremo un consigliere di Stato preparato e capace, ma soprattutto con la voglia di fare gli interessi della gente. Devo però ammettere di essere dispiaciuto che perderemo una persona valida in seno all'esecutivo". Per quanto riguarda il futuro sindaco di Riviera, Pellanda non nega di essere interessato al ruolo. Lui stesso aveva già partecipato al ballottaggio con De Rosa in occasione delle elezioni del nuovo comune aggregato nel 2017.
"Abbiamo lavorato sodo e in modo serio valorizzando le sue qualità e le sue competenze". Raffaele De Rosa può vantare anche il sostegno di sua sorella Enza Cappelletti De Rosa, membro dell'ufficio presidenziale delle Donne liberali radicali. Un sostegno interpartitico in questo caso inevitabile: "I valori della mia famiglia sono importantissimi e questa è l'unica vera occasione per mio fratello", sottolinea la sorella. Enza Cappelletti De Rosa sottolinea comunque di aver sostenuto anche il suo partito rispettando l'obiettivo di poter raggiungere il secondo seggio in governo "ho sostenuto anche liberali che vantano molti candidati validi nelle loro liste"
"La campagna elettorale è stata dura. Se si confermano questi dati, o anche se cresciamo, il risultato è positivo. Ma è presto per sentirsi sollevati. Attendiamo i risultati definitivi".
"Gobbi dimagrisce, ma cresce". Battuta senz'altro azzeccata quella del consigliere di Stato leghista, commentando dalla dimora di Nante i primi risultati che lo vedono in diversi dei Comuni nel frattempo scrutinati il candidato più votato del movimento di via Monte Boglia. "Sono ovviamente soddisfatto per la performance personale, perlomeno finora - dice Norman Gobbi alla 'Regione' - E questo pur dirigendo un Dipartimento difficile, considerato non di rado come un dispensatore di multe: credo però che sia percepito anche e soprattutto come un dispensatore di sicurezza". E poi annuncia: "Con ogni probabilità come Consiglio di Stato usciremo, dopo queste votazioni, con un messaggio proponendo l'introduzione del maggioritario per l'elezione di Consiglio di Stato e municipi".
La voce del presidente del Gran Consiglio: "Questa campagna elettorale non ha portato a un aumento della partecipazione, e questo è un peccato. Urge un'analisi da parte dei partiti".
"Beltraminelli-De Rosa è la sfida che ci si aspettava. Il risultato del Ps, "il soccorso nei confronti della Sinistra"
Sfida aperta fra Raffaele De Rosa e Paolo Beltraminelli in casa Ppd, seggio socialista confermato in Consiglio di Stato. La prima proiezione Rsi conferma l'avanzata dei socialisti (+4%) che confermerebbero il seggio di Manuele Bertoli, in calo Plr (-2,3) e Lega/Udc (-3.9). Il Ppd marcia sul posto.
Beltraminelli è preoccupato: "Se continua questa tendenza negativa diventa davvero dura per me". E la moglie lo abbraccia mente la figlia accanto snocciola i dati dei comuni.
A Nante siamo davanti alla casa di Norman Gobbi in attesa che scenda il consigliere di Stato ricandidato per qualche valutazione dopo i primi comuni scrutinati. Impossibile non riconoscere la dimora del ministro all'entrata del paese: foto e slogan, bandiera della Lega, quelle Svizzera e ticinese. Dentro casa si sente musica rock... gli Aerosmith. (Andrea Manna)
A casa Beltraminelli, al tavolo di famiglia si consultano i primi dati: sono i primi comuni e De Rosa è davanti. A "Grancia sinceramente mi aspettavo meglio". Betraproccupato ma attento ad ogni nuovo dato. Attorno a lui amici e familiari.
Il primo comune scrutinato è Grancia, dove la Lega ha raccolto il 26,5% dei voti (in calo del 5,4%) il Plr cresce del 3,5% a 25,4., tiene il Ppd a 30,1 mentre cresce di 1,2 punti percentuali il Ps a 7,8%.
La partecipazione in calo? “Sintomo di una certo disinteresse per la politica. Oppure le cose vanno così bene che le persone pensano di non doversi scomodare – commenta Giovanni Merlini, consigliere nazionale Plr, dal quartier generale del partito a Camorino –. Il dato sulla partecipazione deve però far riflettere, perché apparentemente non si riesce più a stimolare gli elettori anche quando in gioco c'è il futuro del Paese”. Le ragioni? “Una di queste è la bulimia nel flusso informativo, alimentata anche dai social media. E questo può determinare anche una crisi di rigetto da parte degli elettori”.
Il presidente del Ppd ai microfoni di Rft: "La partecipazione non mi meraviglia, è stata una campagna elettorale scialba, negli ultimi 2 anni in molti si saranno scoraggiati. Quanto al partito, credo che saranno penalizzati un po' tutti". Quanto all'esito del voto: "Siamo curiosi – risponde Dadò – prenderemo il risultato per quello che sarà"
Il presidente Ps Igor Righini: "Stiamo attendendo i risultati con giusta preoccupazione. Sappiamo che per noi la posta in gioco è grande (la difesa del seggio in governo, ndr.). Ci siamo battuti fino all'ultimo, ma sappiamo che dall'altra parte (il Plr, ndr.) si sono attivati e hanno impiegato anche tanti mezzi finanziari per estromettere la sinistra dal Governo. La bassa partecipazione? Non credo cambierà qualcosa per noi"
Difficile leggere il calo della partecipazione. In casa Ppd i numeri potrebbero accendere un paio di spie rosse, con Biasca in controtendenza che potrebbe favorire Raffaele De Rosa (sfidante dell'uscente Paolo Beltraminelli) e un calo in alcuni feudi storici, tra cui Massagno e Mendrisio.
"Il voto per corrispondenza non è più una novità e il governo si ripresenta. Ma è mancato il coraggio di votare e i partiti si sono adeguati a una società della comunicazione veloce e superficiale"
Bassa la partecipazione al voto nei centri Ticinesi. L'eccezione è Biasca che fa addirittura meglio del 64,05% di quattro anni fa. Nel Borgo hanno votato il 67% degli aventi diritto. Cala Bellinzona, con circa il 60% dei cittadini che si è espresso. A Lugano la partecipazione dovrebbe assestarsi invece tra il 52 e il 52% (rispetto al 57,7% del 2015), a Chiasso si fermerebbe al 54% (62,2% quattro anni fa), a Locarno è stabile 50%
Ce la farà il Partito socialista a conservare il proprio seggio in governo? Oppure i liberali-radicali riusciranno nel loro intento dichiarato di riprendersi una seconda poltrona in Consiglio di Stato? E ancora: come si concluderà la battaglia interna al Ppd tra l'uscente Paolo Beltraminelli e il principale sfidante, Raffaele De Rosa. E poi: se la partecipazione dovesse rimanere bassa, chi ne trarrà giovamento? Inizia lunga attesa dello spoglio. Lo seguiremo passo per passo su questa pagina, in diretta dal territorio grazie ai racconti, alle foto e ai video dei nostri inviati sul campo e alle analisi della newsroom. Il tutto su www.laregione.ch/ticinoalvoto.
Ultima ora di apertura dei seggi. È possibile votare recandosi direttamente alle urne oppure imbucando il materiale di voto per corrispondenza nelle cassette delle lettere degli uffici elettorali. Le schede votate devono giungervi entro le 12.