Mendrisiotto

Mendrisio, la zona 30? ‘Su immediati benefici resta un’utopia’

Il Municipio del capoluogo momò risponde agli interrogativi di chi vede il traffico nel comparto di via Lanz e via San Martino molto aumentato

Non più di trenta!
(Ti-Press)
18 luglio 2022
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"Malgrado gli altalenanti esiti scaturiti da puntuali monitoraggi del traffico tra il 2013 e il 2021, si è giunti de facto a una certa stabilità e parallelamente anche di vivibilità". Osservato speciale a Mendrisio il comparto di via Lanz e via San Martino, oggetto di una interrogazione a firma dei consiglieri comunali Antonia Bremer e Tiziano Fontana che ne riscontravano diversamente un traffico in forte aumento. A rispondere alle numerose domande sullo stato della viabilità il municipio, che scrive: "Lo svincolo autostradale ep26 e tutti i suoi snodi oltre la rotonda Vignalunga hanno portato oggettivi riscontri positivi a favore di diversi comparti abitativi e tra di essi c’è sicuramente l’asse Lanz-Guisan-Dunant-San Martino". Fra cantieri e nuove opportunità realizzate, "oggi – rimarca ancora l’esecutivo – ci sono la metà (e forse più!) dei veicoli che vanno verso via V. Vela e qualcosa in più in direzione cimitero. Si tratta in gran parte di residenti di Mendrisio che usano lecitamente tale percorso come collegamento per raggiungere via Penate e lo svincolo autostradale, oppure via Vignalunga-via Carlo Maderno per proseguire in direzione Nord".

Secondo il municipio, dunque, i servizi comunali preposti "monitorano regolarmente i volumi di traffico e gli stessi sono disarmonicamente aperiodici oltre che non più costantemente identificabili ‘unicamente’ in determinate fasce orarie. Non si tratta di semplici margini e/o banali volontà, ma di una vera e propria strategia che porta a valutazioni su larga scala nell’interesse proporzionato di tutti i nuclei abitativi". Al momento, per la vicesindaca Francesca Luisoni, "senza necessari giustificativi rilevanti, a causa della mancanza di elementi su un ‘probabile aumento’ di traffico, non è possibile e plausibile ipotizzare (oltre che elargire a priori) un provvedimento di contenimento. Si ipotizza che tali centri non dovrebbero incrementare i volumi di traffico sull’asse comunale in questione: obiettivamente i due centri commerciali e relativa clientela sono da scindere. Per ciò che riguarda il Fox Town 2, i volumi di transito resteranno sulle arterie cantonali e/o in arrivo dall’autostrada su via Penate come già avviene per il centro commerciale vigente (grazie all’anello creato). Per il centro Aldi, i fruitori, dovrebbero essere nella maggior parte residenti di Mendrisio e dunque non è possibile ipotizzare quali espedienti saranno utilizzati per l’arrivo a tale esercizio pubblico. Si potrebbe prospettare che sarà via Vignalunga l’asse maggiormente utilizzato, per questioni di semplice praticità".

Il Municipio non si assume, quindi, la responsabilità "relativamente all’aumento esponenziale del traffico a livello regionale. Tramite i servizi comunali preposti resta cosciente della situazione e del suo evolversi e, laddove possibile, cerca di limitare potenziali problematiche. Infatti tale comparto Z30 è il primo che è stato realizzato a Mendrisio e ciò comprova la volontà di portare a miglioramenti ai nuclei abitativi oltre che essere perfettamente allineati con le necessità del cittadino. A prescindere da quanto sopra, è già prevista l’estensione della zona 30 fino alla rotonda su via Vignalunga, rispettivamente in fase di valutazione ulteriori misure d’arredo". Non solo, per l’esecutivo della cittadina momò "la limitazione di transito ai soli residenti sarebbe un contenimento ideale e teorico (in alcuni e specifici casi utilizzato) a favore del residente di quel luogo. Ma scaturirebbero effetti collaterali che porterebbero al collasso i principali assi stradali (comunali e anch’essi abitati) già oggi in determinati momenti della giornata, abbastanza compromessi. Non si può ragionare a zone e/o a comparti stagni; la pianificazione territoriale (logistica) nasce da un giusto compromesso ed equilibrio a favore di tutti i comparti abitativi, con orientamento verso il futuro. Sfortunatamente, l’idea che la zona 30 porti necessariamente a tangibili (ed immediati) benefici resta un’utopia".

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