Mendrisiotto

Corsia per i Tir, il Basso Mendrisiotto studia la strategia

Quattro Comuni e Commissione regionale dei trasporti si sono incontrati per fare il punto. Ma è solo l’inizio

Per gli enti locali così non va
(Ti-Press)
30 maggio 2022
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Questa volta il piano d’azione se lo vogliono studiare fin nei minimi dettagli. I Comuni del Basso Mendrisiotto hanno deciso, infatti, di soppesare bene le loro mosse; e soprattutto di non sbagliarne una. La posta in gioco, del resto, è alta con l’Ustra, l’Ufficio federale delle strade, che spinge sull’acceleratore della corsia autostradale per i Tir prevista tra Coldrerio e Balerna e il Cantone che resta in attesa di avere tra le mani il dossier prima di pronunciarsi. Quello di questa sera, lunedì, non è stato quindi che il primo di una serie di incontri da pianificare tra le autorità di Balerna, Novazzano, Coldrerio e Mendrisio e i vertici della Commissione regionale dei trasporti (Crtm). Quando dopo un’oretta di discussione i sindaci, i capi dicastero Edilizia e il presidente della Crtm Andrea Rigamonti - ospiti di Coldrerio, che si è fatto promotore dell’iniziativa - si sono salutati, si sono ripromessi di tornare con determinazione sull’argomento.

Si tornerà al tavolo

Di più dalle stanze della riunione non trapela. In questo momento i rappresentanti dei Comuni del comprensorio attraversato dall’A2 prediligono la discrezione. Parleranno a tempo debito, ci fanno capire. La questione, insomma, non si chiude qui. Anzi. Le istituzioni locali sembrano proprio decise a non lasciare la presa, non stavolta. A spalleggiare gli esecutivi in questa lotta in difesa della qualità di vita e del territorio ci sono, d’altro canto, fior di risoluzioni firmate da diversi Consigli comunali del Mendrisiotto e Basso Ceresio, forze partitiche - in testa il Ppd, autore anche di una petizione -, associazioni ambientaliste e cittadini.

Questa prima riunione è servita, innanzitutto, a delineare il punto della situazione. Adesso, una volta aggiornate per intero le compagini municipali, ci si siederà di nuovo al tavolo per definire la strategia giusta da mettere in campo. In questa occasione, come detto, a ricevere l’invito dal sindaco di Coldrerio Alain Bianchi, sono stati i colleghi Luca Pagani di Balerna, Sergio Bernasconi di Novazzano e Samuele Cavadini di Mendrisio, con i rispettivi responsabili politici per il settore dell’edilizia.

Attesa la pubblicazione del dossier

Nel frattempo, l’attesa per la pubblicazione dell’incarto da parte dell’Ustra e per mano dell’autorità cantonale sta crescendo e di parecchio. Dopo aver visto piantare modine e picchetti a metà maggio, ora si vogliono visionare le carte. Se è chiaro a tutti che la motivazione cardine federale - sposata anche a livello cantonale - dell’operazione è quella di alzare l’asticella della sicurezza lungo l’asse autostradale, non sono altrettanto note le minuzie del progetto. Anche se al Distretto è bastato sapere che si intende consolidare una prassi non certo ufficiale come quella delle colonne di camion in sosta sulla corsia d’emergenza all’altezza di Chiasso - destinazione la dogana di Brogeda - per avere un sussulto.

Sulle barricate dal settembre scorso

La prima volta che i quattro Comuni hanno sentito parlare di corsia di stoccaggio riservata ai camion era il settembre scorso. Una comunicazione che ha escluso, inizialmente la Crtm, ma che ha messo nero su bianco gli obiettivi dell’Ustra: costruire da qui al 2028 una corsia di 1’800 metri separata dai flussi di traffico diretti a sud e capace di stoccare svariate decine di mezzi pesanti. A corredo dell’intervento sono state inserite la realizzazione di barriere foniche e di impianti di trattamento delle acque: una contropartita insufficiente agli occhi degli enti locali per digerire un’area per i Tir.

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