Mendrisiotto

Mendrisio, una maratona per ridurre l’impatto climatico

Climathon, una riunione di ‘menti’ per una gara a favore della Terra. Squadre in campo il 13 e 14 novembre

26 ottobre 2020
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Ridurre l'impatto climatico. Un tema sul quale le attenzioni si sono sempre più moltiplicate. Succede a livello mondiale, a livello nazionale, ma anche a in un'ottica più regionale. Cosa posso fare per contribuire a questa riduzione? Interrogativo che più o meno tutti, di questi tempi, si sono posti. C'è anche chi è disposto a chinarsi sulla problematica per una vera e propria maratona. A Mendrisio, il 13 e 14 novembre, andrà infatti in scena il 'Digital Climathon Mendrisio'. Una seconda edizione, dopo quella del passato anno (per la prima volta in Ticino e sempre a Mendrisio) dove al centro v'era un altro argomento: il surriscaldamento estivo in città. Quest'anno, come detto, si metterà l'accento sulle soluzione per ridurre l'impatto climatico nel nostro sistema alimentare. Toccherà dunque alle squadre iscritte trovare le soluzioni innovative che, nell'ambito della competizione, permetteranno di aggiudicarsi il premio di 8mila franchi (grazie anche al sostegno della Città, del Dipartimento del territorio, del Fondo Clima Lugano Sud e dell'Ente Regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto). Quest'anno, a casa delle restrizioni imposte per contrastare la pandemia in corso, il Climathon sarà 'digitale' e non in presenza: «tutte le attività si svolgeranno online, con l'aiuto di strumenti che consentiranno l'interazione all'interno delle squadre a sviluppare le proprie idee» spiega Tiziano Luccarelli di Impact Hub Ticino, parte del gruppo organizzatore.

Quattro le sfide mirate alle quali le squadre parteciperanno. La prima verterà sulla produzione degli alimenti: sotto la lente ci saranno gli allevamenti e l'uso di fertilizzanti (e concimi) per i suoli agricoli. Ma, soprattutto, ci sarà una domanda alla quale rispondere: Quali metodologie e approcci adottare per favorire la riduzione dell'impronta climatica del settore agroalimentare? Basti pensare che, in Svizzera, il settore in questione è “responsabile del 12% delle emissioni di gas ad effetto serra”. La seconda sfida riguarderà invece il consumatore e si sarà chiamati a riflettere su “come riorientare consapevolmente le scelte individuali verso alimenti a basso impatto climatico”. Riassumendo, dunque, nelle prime due sfide ci si occuperà del settore agroalimentare all'inizio della 'catena di produzione' e alla sua fine. La terza gara, quindi, si concentrerà “sulla riduzione delle emissioni di gas serra nelle attività di trasformazione, trasporto e imballaggio degli alimenti”. Insomma: “dalla fattoria alla forchetta”. E poi, per finire, si tratterà un ultimo tema, che la nostra società conosce molto bene: lo spreco delle derrate alimentari. «Sono temi che riguardano personalmente tutti noi - evidenzia Francesca Cellina della Supsi -: siamo sicuri che susciteranno l'interesse di tanti cittadini.

Il 13 e il 14 novembre prossimi, dunque, spazio alle idee più promettenti (che saranno selezionate da una giuria di esperti del settore). Si inizierà la sera di venerdì 13. Come detto, sarà interamente online con workshop e sessioni formative in due lingue (italiano e inglese) a disposizione dei partecipanti, così come coach ed esperti disponibili a supportare le squadre e a rispondere alle loro domande. Non resta altro da fare che lanciarsi nell'iniziativa(che dal 2015 si ripete ogni anno in più di 100 città), spremere le meningi e partorire idee innovative. Il tutto nel nome del clima.  

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