Mendrisiotto

Futura sede delle Aziende a Mendrisio, veto del Plr

Tanto dentro il Municipio che sui banchi del legislativo il gruppo non sostiene il messaggio. 'Troppo ambizioso' con quei 14 milioni di investimento

Il dossier sulla sede finirà nel cassetto? (Ti-Press
2 luglio 2020
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Le proiezioni di quella che sarà (in futuro) la nuova base operativa delle Aim, le Aziende industriali di Mendrisio, di sicuro fanno sognare i suoi dipendenti, dislocati, oggi, su più sedi di lavoro. Sarà, però, la politica a dettare i tempi del progetto. E ora come ora l'impressione è che il dossier corra il forte rischio di finire in un cassetto. Il cantiere, insomma, potrebbe allontanarsi. Niente a che vedere con le evidenti necessità logistiche delle Aziende e ancor meno con il progetto, di alto standard funzionale ed energetico oltre che capace di reinterpretare il territorio della Città in un comparto che ne ha davvero bisogno. Il punto dolente, una volta di più, è un altro: quello finanziario. In alte parole quei quasi 14 milioni che, di fatto, hanno raddoppiato le previsioni (di 7,5 milioni). Tanto più che adesso obiettivi e progettualità del Comune si ritroveranno a fare in conti, loro malgrado, con gli effetti del Covid-19.

'I primi a dire no? I due municipali Plr'

A rompere gli indugi, in questi giorni, è stato il Plr locale. Il richiamo del gruppo guidato dal presidente Tiziano Calderari e dal capogruppo Giovanni Poloni non lascia spazio agli equivoci: prima di lanciarsi in nuove operazioni Mendrisio deve conoscere la sua situazione contabile, aggiornata.Detta altrimenti, bisogna mettere sul tavolo il PIano finanziario, rivisto e corretto alla luce dell'attualità. Morale: in questo momento il Plr 'non sosterrà il messaggio presentato' il febbraio scorso. Del resto, se il buongiorno si vede dal mattino, i primi a far calare il loro veto, e dentro la stanza del Municipio, sono stati i due rappresentanti liberaliradicali. Ovvero il sindaco Samuele Cavadini e il municipale Samuel Maffi. Entrambi, si fa sapere in una nota, non hanno votato il dossier. 'Al contrario - si motiva - hanno richiesto di licenziare il messaggio dopo l’aggiornamento del Piano finanziario e delle opere per meglio contestualizzare l’investimento, considerato anche l’importo rilevante, per permettere al legislativo una decisione più ponderata'. L'impegno che attende la politica locale è chiaro a tutti: 'Vi saranno importanti decisioni da prendere, rivedendo la lista degli investimenti e le priorità'. D'altro canto, richiamano ancora Calderari, Poloni e colleghi consiglieri, a fronte del coronavirus, ora anche altri gruppi politici si stanno ponendo delle domande che imporranno 'scelte di fondo'.

Rinviata la presentazione alla Gestione

Un altro segnale che l'aria che tira non è proprio delle più favorevoli all'investimento è venuto dall'annullamento della prossima riunione della Gestione. In agenda per lunedì - giusto prima del Consiglio comunale, convocato per la sera -, è stata rinviata. Il tema in programma? La presentazione da parte del capo dicastero Marco Romano del messaggio sulla nuova sede delle Aziende industriali. Per finire si è preferito, anche in questo caso, attendere gli sviluppi finanziari, per poter ragionare su cifre certe e ancorate alla realtà. C'è poi un altro elemento, per nulla trascurabile: con le dimissioni di Romano, dopo l'estate il dicastero passerà di mano, verosimilmente al suo successore, Manuel Aostalli, che dalla sua ha l'essere uno specialista di finanze. In ogni caso, toccherà al nuovo titolare dichiarare quale sarà la sua strategia. Sarà inevitabile, quindi, che i tempi si allunghino.

Plr: 'S'impongono delle riflessioni'

Sulle esigenze infrastrutturali delle Aim, come detto, non si discute: non lo fa neppure il Plr. Tanto più, si riconosce, che le Aziende 'godono di una situazione finanziaria solida'. Ciò non toglie che prima di staccare quell'assegno così cospicuo, richiama il gruppo, alcune riflessioni vanno fatte. Innanzitutto, fanno sapere, 'dal momento in cui il Consiglio comunale ha votato il credito di progettazione, il dicastero Aziende industriali non ha mai informato le Commissioni, rispettivamente il legislativo, sull’aggiornamento del progetto e l’aumento dei costi previsti'. Inoltre, l'impressione è che il progetto, pur 'estremamente qualitativo', sia 'quasi lussuoso' e altresì ' troppo ambizioso'. Come dire che, visti i tempi che corrono, ci si dovrebbe ridimensionare, optando per 'soluzioni meno costose', senza rinunciare agli 'elementi di carattere ambientale'. Non da ultimo, non si può trascurare che l'opera sarà pagata anche 'attingendo alle tasche dei cittadini e delle aziende che operano sul territorio della città'. Le conclusioni sono presto tirate: il dossier va rivisto e ancorato alle previsioni finanziarie di Mendrisio.

Riscatto delle reti e Aziende nella... rete

Il Plr, in ogni caso, chiude la porta (per ora) alla futura sede delle Aim, ma apre ad altre tematiche ferme al palo. 'A nostro avviso - esplicita il gruppo -, l’investimento prioritario è quello del riscatto delle reti di proprietà delle Ail presenti sul territorio della Città. Questo permetterà di aumentare gli utili delle Aim, così da poter finanziare nuovi investimenti e migliorare il servizio offerto ai cittadini e alle aziende di Mendrisio'. E a proposito di reti, o meglio di messa in rete, è il momento, si esorta,'di sedersi attorno a un tavolo e discutere seriamente su una eventuale collaborazione con le altre Aziende industriali presenti nel Mendrisiotto (Chiasso e Stabio), in modo da avere una visione futura a lungo termine'.

 

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