Mendrisiotto

Preso a Pizzamiglio, si scopre che a casa ha un deposito di droga

Fermato in dogana un cittadino confederato con dell’anfetamina. E scatta la perquisizione domiciliare

Guardia alta (Ti-Press)
21 febbraio 2020
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Da... Paradiso (inteso il Comune affacciato sul Ceresio) all’inferno è un attimo. Lo sa bene il protagonista che, mercoledì, nel giro di poco tempo è finito dalla vita in libertà alla cella del penitenziario cantonale. La sua colpa? Aver trasformato il proprio appartamento di Paradiso in un deposito di stupefacenti. Lì, infatti, nel pomeriggio dell’altroieri, Guardie di confine e polizia hanno trovato svariati chili di droga. Il tutto, stando a nostre informazioni, sarebbe cominciato in mattinata quando, dopo una breve uscita in Italia, l’uomo – un cittadino confederato – sarebbe rientrato in Svizzera passando dal valico di Pizzamiglio.

E da un normale controllo delle Guardie di confine si è arrivati presto all’importante ritrovamento. Già al valico, infatti, le forze dell’ordine dell’unità cinofila hanno trovato addosso all’uomo un importante quantitativo – di parla di circa 8 etti – di anfetamina: una sostanza sintetica – spesso spacciata sotto forma di polvere o cristalli (raramente in compresse) –, nota per le sue applicazioni farmaceutiche ma soprattutto come droga stimolante. Detto anche ‘Speed’ e spesso ‘tagliato’ con la caffeina, questo tipo di stupefacente viene consumato quale eccitante e per mitigare la fatica.

La punta dell’iceberg

Finita qui? Nemmeno per sogno. Quanto ritrovatogli addosso in dogana ha infatti portato gli agenti (e i cani) ad effettuare una perquisizione del suo appartamento di Paradiso. E dall’inchiesta avviata si è scoperto che l’anfetamina era solo la punta dell’iceberg. Una volta sul posto, infatti, dall’appartamento si è presto passati al... magazzino. Dai locali affittati all’uomo non è passato inosservato l’andirivieni degli agenti (intervenuti con diversi veicoli), i quali hanno trovato svariati chili di sostanza stupefacente.

Stando a quanto abbiamo potuto appurare, sono stati sequestrati importanti quantitativi di marijuana (diversi chilogrammi), alcuni etti di cbd (ovvero cannabis light) e hashish (un derivato della cannabis). L’uomo, visto quanto appurato, dovrà ora rispondere del reato di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti. L’inchiesta di Ministero pubblico e polizia – i quali, da noi contattati, non hanno rilasciato dichiarazioni –, dovrà far luce sull’origine della droga. Tra le altre cose, sarà chiamata a comprendere se quanto sequestrato sarebbe poi finito sulla piazza di spaccio luganese o se invece, il ‘deposito della droga’, fungeva unicamente da tappa intermedia.

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