Mendrisiotto

'Pronti e uniti' per avere la Commercio nel Mendrisiotto

Giorgio Fonio (Ppd) ha esortato il Municipio di Chiasso a sostenere l’eventuale candidatura di Mendrisio. Abbiamo raccolto le prime opinioni

Gli studenti che si spostano quotidianamente dal Sottoceneri sono circa 500 (archivio Ti-Press)
22 dicembre 2019
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Chiasso deve sostenere Mendrisio nella sua eventuale candidatura per sede sottocenerina della Scuola cantonale di Commercio. L’appello lanciato lunedì scorso da Giorgio Fonio (Ppd) durante la seduta del Consiglio comunale di Chiasso, arriva pochi giorni dopo l’interrogazione presentata a Mendrisio dal gruppo popolaredemocratico. La proposta di creare una sede sottocenerina dell’istituto di Bellinzona è stata formulata dal granconsigliere dell’Mps Matteo Pronzini con una mozione che non ha trovato l’accordo del Consiglio di Stato, che ha chiesto di bocciare l’atto ritenendo che, come si legge nel preavviso, “l’efficacia di una misura quale lo sdoppiamento dell’istituto è tutta da dimostrare”.

La decisione in primavera

La mozione sta seguendo il suo iter e si trova attualmente all’esame della Commissione della Gestione cantonale. Il voto finale del Gran Consiglio potrebbe arrivare in primavera. Relatore del rapporto che verrà esaminato dal Parlamento sarà proprio Giorgio Fonio. «Dalle discussioni iniziali non è emersa contrarietà – ci spiega Fonio –, ma c’è la volontà di effettuare tutti gli approfondimenti del caso». I commissari hanno così richiesto i dati relativi alla Scuola e, nelle settimane successive alla pausa natalizia, ascolteranno il Consigliere di Stato, e direttore del Dipartimento educazione, cultura e sport Manuele Bertoli. «Gli elementi da considerare sono diversi – aggiunge Fonio –. Penso per esempio agli spostamenti e ai circa 500 studenti che tutti i giorni di spostano dal Sottoceneri al Sopraceneri. Un discorso che coinvolge anche i docenti dell’istituto che devono raggiungere Bellinzona». L’appello del granconsigliere è quello di farsi trovare pronti e, soprattutto, uniti. «Chiasso deve sostenere questa iniziativa per dare maggior peso alla rivendicazione. Un esercizio che non deve essere dettato dal campanilismo, ma dalla logica». Un esempio, ricorda l’esponente del Ppd, lo si è visto con la mozione, firmata da tutti i granconsiglieri del Mendrisiotto, per sostenere l’arrivo della Scuola della moda a Chiasso. «Il ragionamento deve essere distrettuale e non una scelta tra Chiasso e Mendrisio o tra Chiasso e il Basso Mendrisiotto», conclude Giorgio Fonio.

‘Un discorso da approfondire’

L’appello ai due poli del Distretto è quindi lanciato. Il tema, come detto, verrà affrontato dopo la pausa per le festività natalizie e di fine anno. «Entreremo nel merito dell’interrogazione, e quindi degli eventuali prossimi passi da seguire, nel corso del prossimo anno – conferma il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini –. A titolo personale posso però dire che è un discorso interessante da approfondire. Sarà importante trovare un’ubicazione appropriata, che potrebbe essere nel comparto della stazione ferroviaria». Per Davide Dosi, capodicastero Educazione di Chiasso, «la proposta è sensata e si potrebbe veramente trovare una collaborazione senza generare per l’ennesima volta una guerra tra Chiasso e Mendrisio – ci dice –. Sarà importante anche valutare le tempistiche: in base alle esigenze del Cantone, quella da presentare dovrà essere una soluzione unica per tutto il Distretto». Con un punto fermo. «Portare una scuola nel Mendrisiotto è importante a prescindere dal dove verrà collocata, considerato anche che il numero di studenti che quotidianamente si sposta da Chiasso a Bellinzona continua ad aumentare. Per questo se ci fosse veramente questa possibilità andrebbe perseguita».

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