Mendrisiotto

Il Distretto soffoca nel traffico. 'Luganese, tocca a te'

Appello accorato di cinque sindaci di frontiera del Mendrisiotto ai colleghi. 'Siamo al limite della sopportazione'. Cossi (Malcantone): 'Abbiamo un progetto'

Una mattina da pendolari al valico di Brusata a Novazzano (Ti-Press)
5 dicembre 2019
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Il Mendrisiotto non ce la fa più a ingoiare tutto il traffico che lo attraversa giorno dopo giorno e lo paralizza. Da queste parti si è ormai sull’orlo di una crisi di nervi. Anzi, “la nostra regione è al limite della sopportazione”. I toni sono pacati, ma il messaggio che sale dalla lettera aperta indirizzata oggi, giovedì, da cinque sindaci di altrettanti Comuni di frontiera del Distretto ai colleghi del Luganese è quanto mai forte. L’appello affidato a carta e penna, del resto, è persino accorato. Anche perché è evidente che è giunto il tempo che tutti facciano la loro parte. E al di fuori dei confini della regione, si fa capire nella missiva, resta ancora molto da fare.

Castelletti: 'Un sacco di sabbia non basta a fermare la piena'

«A questo punto non basta più un sacco di sabbia per arrestare un fiume (di veicoli, ndr) in piena». L’immagine scelta da Simone Castelletti, sindaco di Stabio, è quanto mai eloquente. Come lui a pensarla così sono pure i sindaci di Chiasso (Bruno Arrigoni), di Mendrisio (Samuele Cavadini), di Novazzano (Sergio Bernasconi) e di Vacallo (Marco Rizza). «Oggi – spiega ancora Castelletti a ‘laRegione’ – ognuno, quindi pure ogni regione toccata dal problema, deve attuare le misure necessarie per riportare quel fiume entro gli argini». Nello scritto dei cinque sindaci non c’è alcuna vena polemica, si preferisce praticare la via della collaborazione. Ciò non toglie che l'urgenza ci sia. “In queste ultime tre settimane– si legge, infatti, nella lettera – la situazione si è decisamente deteriorata”. Insomma, “l'aria inquinata e gli ingorghi interminabili minano fortemente la nostra qualità di vita, in particolare delle fasce più sensibili della popolazione come gli anziani ed i bambini”.

È vero, riconoscono i sindaci, la problematica è complessa e “interventi da parte di Cantone e Confederazione sono e saranno necessari anche per questioni di competenza”, ribadiscono. E qui il pensiero corre ai ‘park and rail’ oltrefrontiera, ma pure al miglioramento e al potenziamento del tasporto pubblico. I Comuni, però, i richiamano i firmatari, hanno la possibilità di agire. Tant’è che, si rammenta nella missiva, “nella nostra regione da anni sono in atto azioni volte a migliorare la mobilità”. Nell’elenco i sindaci mettono la lotta ai parcheggi abusivi, gli incentivi ai piani di mobilità aziendale. In effetti, si esemplifica, favorendo il dialogo fra aziende si sono trovate forme di mobilità condivisa e “siamo riusciti a ridurre il traffico indotto dalle nostre zone economiche, ma questo impegno è vanificato da un flusso costantemente alto di veicoli che attraversano il Mendrisiotto”.

'Il Luganese può fare molto'

Ora, quindi, tocca anche agli altri darsi da fare. Cosa ci si aspetta? “A nostro parere, ancora molto può essere fatto sul vostro territorio (del Luganese, ndr) per inibire i posteggi abusivi, regolamentare i posteggi privati e promuovere misure di sostenibilità aziendale”. A sud del cantone le stesse realtà economiche si sono mobilitate. “Nella nostra regione – si ricorda ancora nello scritto – ci sono aziende virtuose con centinaia di dipendenti che arrivano con pullman ed organizzano il trasporto collettivo dei dipendenti. Diverse aziende hanno introdotto tasse sui posteggi e questo indipendentemente dalla tassa di collegamento. Altre aziende promuovono il ‘car pooling’, altre hanno sottoscritto l’abbonamento aziendale e quindi sostengono finanziariamente i loro dipendenti nell’utilizzo dei mezzi pubblici”.

Gli enti locali, non possono tirarsi indietro. “Grazie anche al vostro impegno ed aiuto – concludono i sindaci dei cinque Comuni – potremo insieme migliorare un problema annoso che riguarda anche la qualità della vita dei vostri cittadini”. D’altro canto, per vincere la sfida del traffico, occorre “una strategia strutturata”. Al contempo, “realizzare almeno quanto è nelle competenze dei Comuni può lenire nel breve termine gli effetti dannosi di un traffico incontrollato”.

Giovani Cossi (Malcantone) 'Anche noi soffocati, presenteremo un progetto'

«Siamo anche noi soffocati dal traffico, per cui non posso che esprimere la mia solidarietà con i colleghi del Mendrisiotto» sostiene Giovani Cossi, sindaco di Vernate, nonché presidente della Conferenza dei sindaci del Malcantone. «Siamo molto sensibili a questa problematica ed è per questo che, come Conferenza del Malcantone, settimana prossima presenteremo un progetto su due anni che mira a migliorare la mobilità aziendale».  Il progetto a cui fa riferimento Cossi conta con il sostegno del Dipartimento del territorio, l’Ente regionale di sviluppo e la Commissione regionale del trasporto del luganese. Si tratta in sostanza dell’introduzione di misure concrete per incentivare le aziende con forte presenza di personale frontaliere per organizzare gli spostamenti dei propri collaboratori tramite dei pullman. «Potranno essere previste partecipazioni ai costi da parte dei nostri Comuni oppure agevolazioni fiscali per le aziende virtuose». 

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