Mendrisiotto

Acqua e condotte più care a Chiasso

Il Municipio l'ha avuta vinta, anche davanti al Tribunale amministrativo. Gli aumenti delle tariffe (contestate) sono giustificate

(Ti-Press)
6 luglio 2019
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I chiassesi se ne faranno una ragione: per acqua e condotte pagheranno un po’ di più. Adesso non ci sono più contestazioni che tengano. Per ben due volte, davanti al Consiglio di Stato prima e al Tribunale cantonale amministrativo (Tram) poi, la politica tariffaria del Comune è stata promossa. Come dire che le procedure seguite sono corrette e i calcoli... tornano. Ci sono voluti ormai due anni, però, per scongelare gli aumenti e chiudere la vertenza. A protestare a suo tempo (era il 2017) per la decisione comunale affissa all’albo era stata una cittadina, doppiamente scontenta per il caroacqua e canalizzazioni. Tanto insoddisfatta da portare la diatriba fin sulla soglia del Tribunale federale. Soglia che, stavolta, non ha oltrepassato.

Il Municipio cittadino, quindi, incassa il via libera di entrambe le istanze e, cosa che più conta (soprattutto per le casse del Comune), gli adeguamenti sulla tassa per i consumi di acqua potabile e quella per l’uso delle canalizzazioni. Andando alla sostanza, gli utenti si vedranno ritoccare la prima di 10 centesimi al metro cubo e la seconda di 16 centesimi. L’acqua passa, infatti da 80 – tale era dal 2013 – a 90 centesimi al metro cubo, mentre per le condotte il contributo di 1,07 franchi del 2016 viene corretto, appunto, a 1,23. Volendo allargare lo sguardo al resto del Cantone e della Svizzera, però, ci fa notare il segretario comunale Umberto Balzaretti, Chiasso si colloca sempre nella ‘fascia bassa’ quanto a ‘pedaggi’ su usi e consumi. Il che dovrebbe rincuorare la popolazione. «Il confronto con le altre località è evidente. E sebbene i rincari facciano sempre un po’ dispiacere, di per sé gli aumenti sono contenuti». Detta altrimenti, Chiasso si è limitato ad adattare le proprie tariffe. In ogni caso, la linea adottata dalla Città è stata confermata dalle autorità superiori.

Questione di calcolo

Del resto, ci fa notare ancora il segretario, la matematica non è un’opinione. Di fatto i ritocchi apportati alle tariffe finite sotto esame sono «frutto di un calcolo aritmetico». Prendiamo la tassa sull’uso delle canalizzazioni. «In questo caso, ad esempio, l’aumento deriva da una serie di elementi che non sono arbitrari e fanno riferimento a una modifica della legge cantonale in materia, che fissa precisi parametri. Semplificando, traduce le spese che il Consorzio depurazione acque genera». D’altro canto, tiene a puntualizzare ancora Balzaretti, tutto è contabilizzato al centesimo. Ebbene, nel 2017 tirate le somme si è arrivati a determinare la tassa a 1 franco e 23 per ogni metro cubo d’acqua consumato. Quota che, peraltro, ci anticipa il segretario, si riconferma nel 2018, a consolazione degli utenti. Eppoi, fissate le regole cantonali, di margini di manovra a livello comunale non ve ne sono. Non resta, insomma, che accettare la realtà.

Arriverà il conguaglio

Adesso, quindi, il Comune busserà alla porta dei cittadini-consumatori. «Abbiamo deciso di procedere in questo modo – ci spiega Balzaretti –: in attesa della sentenza del Tribunale è stato prelevato un acconto pari alla vecchia tassa in vigore. Insomma, abbiamo scelto la cautela. Ora che i giudici del Tram hanno confermato la bontà della nostra misura, procederemo a richiedere il conguaglio».
E per il futuro? Ai chiassesi non rimane che aspettare la pubblicazione degli avvisi di rito.

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