Mendrisiotto

Gli orti di Chiasso cambiano immagine

I cittadini avranno a disposizione 38 parcelle. Un ritorno alla terra che aiuta anche a riqualificare un pezzo di città

(foto Ti-Press/Gianinazzi)
9 marzo 2019
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Gli orti comunali di Chiasso sono pronti a scrivere una nuova pagina della loro storia quasi decennale. E lo fanno con la gestione di Frequenze, il progetto creato un anno e mezzo fa dai dicasteri Socialità, Economia e Cultura per ridare vita al centro cittadino e dare la possibilità a persone poste al beneficio dell’assistenza di rientrare nel mondo del lavoro con nuove esperienze. «Il Municipio ha affidato gestione e rilancio a Frequenze perché ritiene che gli orti siano uno spazio importante che deve essere meglio valorizzato», ha spiegato Roberta Pantani, vicesindaco e capodicastero Economia e Socialità, durante la riunione informativa organizzata per informare gli affittuari. L’area voluta e creata nei pressi della pista del ghiaccio si trova oggi in stato di abbandono e anche l’associazione degli affittuari, nata per collaborare con il Municipio nella creazione di iniziative, da tempo non si riunisce più in assemblea (ma, ha assicurato il segretario, è pronta a rimettersi al lavoro ed è alla ricerca di «persone motivate»). «Vogliamo darle una nuova vita, una nuova immagine – ha aggiunto Pantani –. Si tratta infatti di un’iniziativa a favore degli abitanti e del quartiere e, soprattutto, ha il pregio di cercare di ridare degli spazi diversi ai cittadini». Cittadini che possono incontrarsi e coltivare il proprio orto anche in spazi urbani. Le parcelle disponibili sono 38 e sono di 15 o 30 metri quadri. Frequenze si occuperà degli eventuali terreni che rimarranno liberi.

‘Saremo più rigidi’

Il lavoro di Frequenze agli orti è iniziato nel corso dell’estate con attività di pulizia degli spazi comuni. Da lunedì una ‘squadra’, composta da 6 persone garantisce una presenza fissa e un lavoro quotidiano sul posto, dove due volte al giorno verrà anche offerto un caffè. «Gli orti sono un punto di socialità molto importante – ha spiegato la responsabile del progetto Elisa Volonterio –. Saremo presenti per aiutare chi ha bisogno nel coltivare, pulire e bagnare in caso di assenza degli affittuari». Se regolamento e contratti di affitto non subiranno modifiche, «saremo più rigidi nei confronti di chi infrange il regolamento perché gli orti devono mantenere la bellezza straordinaria che hanno». Già durante l’estate, ha aggiunto la responsabile, «abbiamo riscontrato situazioni poco piacevoli come la coltivazione di arbusti troppo alti o non contemplati dal regolamento o la presenza di plastiche e contenitori». Il personale di Frequenze provvederà, inizialmente, a segnalare le infrazioni agli affittuari e «avremo il diritto di togliere quello che non va». La stagione verrà inaugurata ufficialmente il prossimo 11 maggio (e durerà fino al 12 ottobre). Fino ad allora, ha assicurato Elisa Volonterio, «ci occuperemo della riparazione degli steccati, dell’aggiunta di sassi dove mancano e di piccolo mobilio come sedie per riposarsi per arrivare pronti alla nuova stagione». Durante la stagione, a cadenza mensile – «per integrarci e affiancarci al lavoro che sta facendo da anni l’Ufficio tecnico» – ci saranno delle attività culturali. Il giorno dell’inaugurazione, per esempio, ci sarà la preparazione di erbe aromatiche e sali da cucina. La presenza dei collaboratori di Frequenze garantirà quindi maggiore decoro, gestione e ordine all’area. Un’interpellanza verbale presentata da Carlo Coen (Plr) la scorsa estate (cfr. ‘laRegione’ del 10 luglio) ha evidenziato anche la presenza di ratti. «Negli ultimi due anni il Comune non ha fatto nulla e se ne sono viste di cotte e di crude – ha fatto notare un affittuario della prima ora –. Alcuni appassionati hanno smesso quando i dispetti, come la presenza di cani o ragazzi che fumano spinelli, sono aumentati». Situazioni che, grazie alla presenza quotidiana, sono destinate a sparire. «Quella di Frequenze non sarà una guardia – ha concluso Roberta Pantani –, ma la presenza di qualcuno che si occupa di tenere in ordine questi spazi. Spazi che, se utilizzati al meglio, porteranno vantaggi per tutti».

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