Mendrisiotto

Hanno un nome e un volto i vandali delle madonnine

Sono stati identificati e fermati nei giorni scorsi dalla polizia cantonale. Sono tre giovani del Mendrisiotto di nazionalità svizzera

(Ti-Press)
18 dicembre 2018
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Avevano creato clamore e anche molta tristezza per i loro gesti vandalici ai danni di madonnine e cappellette votive, ma ora hanno un nome un volto. Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale, infatti, comunicano che negli scorsi giorni sono stati fermati e interrogati due 23enni e un 24enne, tutti cittadini svizzeri domiciliati nel Mendrisiotto.

I giovani, con ruoli e responsabilità differenti, sono gli autori dei furti e dei danneggiamenti di statue sacre, in almeno 17 episodi, avvenuti negli scorsi mesi in Ticino, in particolare nel Mendrisiotto e nel Luganese. La loro identificazione e il loro successivo fermo sono stati resi possibili dagli accertamenti scaturiti dall'apposita inchiesta della Polizia cantonale. Indagine a cui ha collaborato anche il Corpo delle guardie di confine. I giovani sono stati denunciati al Ministero pubblico per furto, perturbamento della libertà di credenza e di culto, danneggiamento e violazione di domicilio.

L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Zaccaria Akbas. Non verranno rilasciate ulteriori informazioni, si precisa nello stringato comunicato stampa.

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