Mendrisiotto

Madre accusata del tentato omicidio dei suoi quattro figli

Imputati a vario titolo sono pure il padre e il nonno, in un quadro generale di abbandono, violazione del dovere di assistenza, coazione e lesioni

(Ti-Press)
16 novembre 2018
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Sei tentati omicidi, abbandono, violazione del dovere di assistenza o educazione, coazione e lesioni. L'entità delle accuse dalle quali si dovranno difendere gli imputati di questa vicenda – resa nota dalla Rsi nel 'Quotidiano' e risalente al periodo compreso tra il 2015 e il gennaio del 2017, quando la famiglia italiana risiedeva a Chiasso – diventa ancor più impressionante se si pensa che oggetto delle violenze sono i quattro figli di una coppia (il più piccolo, al momento dei fatti, aveva soltanto due anni) e gli atti più crudeli sono attribuiti alla madre 38enne, tuttora in carcere. Proprio alla donna sono imputati i sei tentati omicidi: nelle 6 occasioni in cui i bimbi sono stati colpiti con con pugni, calci, ciabattate in testa, prese al collo, subendo lesioni in più parti del corpo, con il tacco delle scarpe e la fibbia della cintura, gli inquirenti vedono la messa a repentaglio delle loro vite.

Un tentato omicidio viene imputato dalla pp Valentina Tuoni anche al marito 33enne, rimasto a piede libero, per avere impugnato un coltello durante una lite con la consorte. Ma a carico dell'uomo ci sono anche accuse di ripetuto abbandono. Pur a conoscenza delle sevizie inferte dalla moglie ai danni dei figli, per paura dell'intervento delle autorità, non fece nulla, obbligando addirittura i minori al silenzio, anche ricorrendo alle vie di fatto. C'è un terzo accusato, infine, ed è il nonno, per il quale le accuse si 'limitano' all'essere venuto meno ai suoi doveri di assistenza o educazione.

Nel processo che si terrà poco prima di Natale, la pp chiederà pene superiori ai 5 anni di carcere. Le perizie psichiatriche allestite sulla madre e sul padre hanno ravvisato, a loro favore, una scemata imputabilità. Ma per entrambi esisterebbe il pericolo di recidiva.

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