Mendrisiotto

Clinica psichiatrica Mendrisio, 'qualità delle cure a rischio?'

Timori per quanto sta accadendo: il comunista Ay interroga il governo su droga, gestione del personale e dei pazienti

2 novembre 2018
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Pazienti visitati la prima volta da un medico solo dopo diversi giorni di degenza, medici che si dimettono preferendo il settore privato, infermieri che si sciroppano fino a cinque turni notturni consecutivi, spaccio di droga e sovraffollamento. Sono cinque i punti toccati dal granconsigliere comunista Massimiliano Ay ponendo l'accento, con un'interrogazione al Consiglio di Stato, su quanto starebbe accadendo alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio.

 

"Stando a testimonianze da noi raccolte da parte di pazienti e di personale infermieristico – esordisce il deputato – la situazione necessita di essere meglio chiarita, al di là delle informazioni preoccupanti circa lo spaccio di sostanze stupefacenti uscite sui media".

Cinque le situazioni descritte, seguite da altrettante domande: "Siamo in grado di affermare sulla base dell’esperienza di un paziente che, su una degenza di 11 giorni, ammissione a parte, fino al nono giorno non gli è stato possibile consultare alcun medico, ma unicamente infermieri. Si tratta di una situazione normale e accettabile? Il personale medico è sufficiente per le esigenze dei vari reparti?”.

Punto 2: “È  vero che negli ultimi tempi una parte dei medici si sta spostando nel settore privato determinando così ricadute negative sulla qualità delle cure offerte nella Clinica?”. Terzo: “È  vero che in alcuni casi gli infermieri fanno cinque turni notturni consecutivi? È ovvio che a risentirne è la loro qualità di vita e di lavoro. Comparato ad altre strutture in cui il massimo è di tre turni notturni consecutivi, il Consiglio di Stato non intende intervenire?”.

Quarto: “Oltre a quanto uscito sui media di recente, anche stando alle nostre informazioni si può facilmente reperire della droga nei bagni delle varie stanze interne. Non sarebbe opportuno effettuare dei controlli maggiori onde evitare che esterni introducano droga?”.

Ultimo punto: “Siamo venuti a conoscenza di un ricorso di un paziente inoltrato per evitare di essere rimandato a casa in una situazione delicata che avrebbe avuto ripercussioni sulla propria salute. È valido il sospetto di un problema di sovraffollamento? Il Consiglio di Stato può assicurare che nessun paziente venga dimesso anzitempo per motivi di spazio?”.

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