Mendrisiotto

Atte Mendrisiotto, sport e socializzazione

Apre fra Balerna e Castello un nuovo centro diurno votato al movimento

(Angelo Pagliarini)
10 settembre 2018
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È già attivo da un paio di mesi il nuovo centro diurno Atte di Caslaccio “del Pepo”, al confine fra i comuni di Balerna e Castel San Pietro. A condurci nella visita della struttura – già sede del centro sportivo della banca Sbs – è Angelo Pagliarini, presidente della sezione Mendrisiotto dell’Associazione ticinese terza età. «Passando di frequente davanti al centro sportivo – spiega il nostro interlocutore – notavo come fosse un po’ abbandonato a se stesso. Ho preso dunque contatto con la famiglia Arnaboldi di Balerna, proprietaria della struttura, e ho proposto loro di insediarvi un centro diurno per anziani». E proprio a Fausto Arnaboldi (soprannominato appunto ‘Pepo’), «patriarca» della famiglia e grande sostenitore del progetto, è dedicato il centro di Caslaccio.

Che il luogo di incontro dell’Atte sorga su un ex centro sportivo non è un caso: il centro infatti «è pensato soprattutto per l’attività fisica e il movimento», un aspetto spesso trascurato dai non più giovani. Oltre ai più tradizionali passatempi praticati in un centro dell’Atte, come la tombola o le carte, a Caslaccio si potrà giocare a tennis, a bocce o seguire corsi di ballo e ginnastica. Anche contemporaneamente: la grande novità del centro di Castello-Balerna consiste proprio nelle sue grandi dimensioni (circa 6mila metri quadri) e nella presenza di più locali. Grazie a questa ampia disponibilità di spazi, l’Atte spera di rendere il centro un punto di riferimento per la terza età dei comuni vicini, come pure di tutto il distretto. Un progetto in particolare sembra però essere particolarmente caro ad Angelo Pagliarini: un campo di minigolf da dodici buche – «il fiore all’occhiello del centro» – sarà presto realizzato all’esterno dello stabile. «Oltre a essere praticabile anche in tarda età – prosegue il presidente di Atte Mendrisiotto –, questo sport favorisce pure i legami intergenerazionali: immagino già nonni e nipotini giocare qui insieme il mercoledì pomeriggio». Al nuovo centro diurno il rapporto con i più piccoli si... coltiva. Un’attività prevista la primavera prossima è infatti la lavorazione di un orto in cui gli anziani ospiti saranno affiancati dagli allievi di alcune scuole elementari della regione.

Da vivere anche in inverno

Nonostante il centro sia già aperto (fino a dicembre solo i martedì, mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18, da gennaio tutti i giorni tranne la domenica), sono ancora previsti alcuni importanti lavori, in particolare la realizzazione di un gazebo fisso esterno e la chiusura del campo da bocce per renderne possibile l’utilizzo anche d’inverno. Le idee non mancano, quindi. E i soldi? «Dovremo presto rendere lo stabile completamente accessibile ai disabili. Oltre a rispondere a un’esigenza dei frequentatori – spiega Pagliarini –, la realizzazione di queste opere è vincolante per ottenere i sussidi cantonali utili al pagamento dell’affitto. I lavori eseguiti restano però a nostro carico». La gestione del centro è demandata alla quindicina di volontari del costituendo gruppo di Castel San Pietro-Balerna-Coldrerio. I tre Comuni hanno accolto «con entusiasmo» l’apertura del nuovo spazio d’incontro, anche se un sostegno finanziario concreto giunge solo dai primi due (Coldrerio preferisce concentrarsi sulla casa anziani in costruzione). «I circa 250 soci Atte dei tre paesi sentivano la mancanza di un centro sul loro territorio, anche perché il sentimento campanilistico resta molto forte fra gli anziani».

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