Mendrisiotto

L'acqua scarseggia. Prese le prime contromisure

Alcuni Comuni hanno invitato all’uso parsimonioso dell’oro blu. E Castel San Pietro attiva la ‘fornitura di soccorso’

(foto Ti-Press)
11 agosto 2018
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L’estate rovente oltre a portare temperature decisamente calde, più o meno sopportate dalla popolazione, porta con sé – quando scarseggiano le precipitazioni – anche ad alcune preoccupazioni. Una di queste, sicuramente, è l’approvvigionamento idrico. Alcuni Comuni del Distretto, infatti, sono corsi preventivamente ai ripari, fornendo alcuni ‘consigli’ ai propri cittadini. Alcuni, come detto, perché a livello idrico ogni Comune ha un po’ la sua storia. Insomma, l’acqua non manca ma bisogna prestare le dovute attenzioni. L’ultimo in ordine di tempo ad essere intervenuto è Novazzano il quale, venerdì, ha inviato a tutti i fuochi un “Invito all’uso parsimonioso dell’acqua potabile”. Al fine di “garantire la normale distribuzione su tutto il comprensorio comunale”, alla popolazione si chiede di “ridurre al minimo indispensabile l’irrigazione di prati e giardini” e soprattutto di evitare di farlo nelle “fasce orarie critiche” (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 23). A Castel San Pietro, invece, l’uso con coscienza dell’oro blu è già stato chiesto una settimana fa. «Per il momento la situazione è di ‘allarme lieve’» ci spiega il segretario comunale Lorenzo Fontana. Per coprire le punte di consumo, a Castello si è già attivata quella che viene definita «fornitura di emergenza o di soccorso»: un aiuto da Mendrisio e Balerna (in questo caso si fa già capo a Mendrisio) per riempire i serbatoi i quali saranno pronti a coprire il fabbisogno. Proprio quest’ultimo, che solitamente si aggira attorno ai 550 metri cubi al giorno, a giugno è salito sino a 682 e a luglio, addirittura, sino a 773 (con punte di 900 metri cubi al giorno). «Siamo ancora messi abbastanza bene» ci spiegano invece dall’Ufficio tecnico di Coldrerio. Ciò nonostante, «per motivi di solidarietà» la popolazione verrà invitata a fare un uso parsimonioso dell’acqua e, da parte del Comune, ci si è già mossi per chiudere tutte le fontane non munite di rubinetti. Anche al locale campo da calcio, ci viene spiegato, l’irrigazione verrà diminuita al minimo indispensabile. «Non siamo in una situazione critica» specifica subito, dal canto suo, il direttore di Age Corrado Noseda. Società che gestisce su mandato gli acquedotti di Chiasso, Balerna, Morbio Inferiore e Vacallo. Ciò nonostante, evidenzia, «si fa sempre appello al buon senso dei cittadini» e si invita alla «parsimonia negli usi non urgenti». A livello di misure intraprese, Noseda spiega che è stata inviata «una richiesta diretta solo agli Uffici tecnici comunali di essere parsimoniosi con i loro utilizzi (giardinaggio comunale eccetera). Alla popolazione non abbiamo intenzione di mandare nulla appunto perché – sottolinea – la situazione non è critica». Anche a Mendrisio (e quartieri) si è proceduto con il mettere in atto le prime contromisure sebbene, confermano il responsabile amministrativo delle Aziende industriali di Mendrisio (Aim) Davide Marrarosa e il capo esercizio acqua Osman Cavusoglu, «il fabbisogno quotidiano sia garantito». A giocare a favore al momento, è il fatto che «le vacanze dell’edilizia abbiano portato a una riduzione dei consumi». Visto il periodo di prolungata siccità, però, dalle Aim è stato comunque dato ordine di chiudere tutte le fontane pubbliche della città. Allo stesso tempo, spiegano Marrarosa e Cavusoglu, «l’Ufficio tecnico è stato invitato a fare un uso parsimonioso dell’acqua ». Questo, come per gli altri Comuni del Mendrisiotto toccati dal provvedimento, equivale a limitare l’irrigazione degli spazi verdi nelle rotonde e più in generale delle aree comunali. Il tutto in attesa delle – appunto – tanto attese... piogge.

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