Mendrisiotto

Un posto per le quattroruote

A Mendrisio prosegue il lavoro ‘certosino’ volto a regolarizzare tutti i parcheggi

9 luglio 2018
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Finito il lavoro grezzo è tempo di passare alle rifiniture. Il riferimento è alla lotta ai parcheggi abusivi effettuata a Mendrisio negli ultimi anni. Un’operazione che ha visto il suo debutto nell’estate del 2014, quando il Dipartimento del territorio chiese al Municipio “un primo controllo su diverse aree di posteggio private”. Nel giro di un paio d’anni, questi stalli “attrattivi per i pendolari” sono stati fortemente ridotti: 770, in totale, quelli cassati dall’elenco, vuoi perché privi di regolare licenza edilizia, occupati abusivamente (nel caso di alcune aree sterrate) o perché nel frattempo regolarizzati. Ora, però, v’è un altro problema da affrontare.

«Oggi – spiega il capodicastero Costruzioni della città Daniele Caverzasio – ci sono delle situazioni precedenti, risalenti a diversi decenni fa, che vanno messe a posto dal profilo formale». Un lavoro certosino, perché si tratta di individuare parcheggi sul territorio, anche ‘ereditati’ dalle aggregazioni dei vari Comuni, che vanno regolati: «In determinate situazioni – prosegue Caverzasio – magari manca solamente la procedura per posare la segnaletica, in altre manca la licenza edilizia». Parcheggi esistenti da 30 anni, con una sorta di ‘diritto acquisito’, ma di fatto non completamente a norma. Un problema che si ripropone ogni qual volta si vogliano attuare delle modifiche agli stalli. Un numero preciso, al momento, non c’è, ma si valuta che i parcheggi interessati possano essere alcune decine.

Un problema riscontrato anche dal capodicastero Polizia e sicurezza pubblica Samuel Maffi: «Ogni volta che andiamo a modificare un segnale di un parcheggio già esistente, magari da 40 anni», la procedura di pubblicazione, di fatto, non può essere portata a compimento «se non dimostriamo che il parcheggio beneficia di una licenza edilizia e che a Piano regolatore è adibito a questo scopo». Un problema quello con l’Usip, l’Ufficio della segnaletica stradale e degli impianti pubblicitari (che si occupa di gestire la procedura di approvazione della segnaletica verticale e orizzontale su tutte le strade aperte alla pubblica circolazione e ne esercita la sorveglianza), che si ripropone anche in occasione della modifica della segnaletica degli stalli Vel (quelli, per intenderci, muniti di colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici) che, una volta ricaricata l’auto, diventeranno a pagamento. «Per ogni parcheggio Vel che cambiamo ci chiedono tutte le licenze edilizie» commenta Samuel Maffi. Con il rischio che, se il grande lavoro burocratico non è in grado di fornire quanto richiesto, l’Usip blocchi tutto. Il tema della modifica degli stalli e di ciò che ne consegue, ad ogni modo, non riguarda solo Mendrisio: «È un problema che hanno tutte le polizie comunali». In tal senso, Locarno farà da capofila per chiedere un incontro con il Cantone al fine di riuscire a trovare una soluzione alla questione.

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