Mendrisiotto

Richiedenti l'asilo a Pasture. Niente 'piano c'

Dopo il no di Losone, il centro provvisorio per richiedenti l’asilo sarà realizzato tra Balerna e Novazzano. "Una soluzione raffazzonata" secondo il sindaco di Balerna

14 giugno 2018
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Ora non ci sono più dubbi: il centro provvisorio per richiedenti l’asilo sarà realizzato in zona Pasture, tra Balerna e Novazzano. Dopo la bocciatura della caserma di Losone, l’ufficializzazione è arrivata ieri durante un incontro tra la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) e i rappresentanti dei comuni di Balerna, Novazzano e Chiasso, del Cantone e della Polizia cantonale. La pubblicazione della relativa domanda di approvazione dei piani per la trasformazione provvisoria dell’edificio amministrativo già esistente di proprietà delle Ffs in un alloggio con 220 posti letto temporanei è prevista prossimamente.

«C’è delusione – è il commento del sindaco di Balerna Luca Pagani –. Speravamo in un ‘piano C’ più ragionevole perché questo è inadeguato». A essere messo in discussione non è l’accoglienza, ma il contesto. «A Losone la situazione era ben collaudata e organizzata, in un immobile dignitoso all’interno di un parco verde – continua Pagani –.  Da noi, complice questa fretta, non resta che una soluzione raffazzonata dove si vanno a collocare delle persone in uno stabile amministrativo fatiscente che dovrà convivere con il cantiere per il nuovo immobile in una realtà senza un centimetro quadrato di verde dove accogliere le persone e far giocare i bambini». La possibile conseguenza è che «inevitabilmente le persone si riverseranno su un territorio che non è pronto a gestire questa situazione perché stiamo lavorando in un’ottica 2020-2023 – conclude Luca Pagani –. Il rischio è di andare a vanificare il buon lavoro che stiamo facendo per garantire una convivenza pacifica e una buona accettazione da parte della popolazione». Il gruppo sicurezza tornerà a riunirsi a inizio luglio.
«Stiamo lavorando su una bozza da realizzare nei prossimi tre anni e ci troviamo e ci ritroviamo a dovere essere pronti – commenta la capodicastero Sicurezza pubblica di Chiasso Sonia Colombo-Regazzoni –. Si questo non transigeremo: chiederemo garanzie di sicurezza alla Sem». Una serata informativa si terrà a settembre.

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