Mendrisiotto

Chiasso estende la videosorveglianza ai comuni vicini

Dapprima Morbio Inferiore, poi – entro fine anno – Balerna. Interessati al servizio anche Novazzano e Vacallo

Verso il potenziamento (Ti-Press)
14 aprile 2018
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La centrale operativa della polizia di Chiasso potrebbe presto videosorvegliare tutto il territorio della Regione I. O almeno buona parte, creando così una rete di controllo efficace a livello regionale. Al momento è solo Morbio Inferiore ad avere presentato un messaggio municipale al suo Consiglio comunale, che si esprimerà sulla richiesta di credito di 110mila franchi il prossimo 23 aprile, per la posa di sei videocamere: tre sorveglieranno la rotonda di Santa Lucia, l’incrocio tra via Pascuritt e via Balbio e la via Fontanella. Altre tre saranno impiegate nelle piazze di raccolta rifiuti maggiormente sollecitate.

La prima adesione soddisfa Sonia Colombo-Regazzoni, capodicastero Sicurezza pubblica di Chiasso. «Saremmo molto felici di poter estendere la nostra rete a copertura delle principali strade, per avere una visione completa della nostra regione». Entro fine anno, alla lista si aggiungerà anche Balerna, Comune che si è dotato della base legale quasi due anni fa. «Stiamo affrontando la tematica e abbiamo già indicazioni concrete – conferma il sindaco Luca Pagani –. L’intenzione è quella di prevedere delle videocamere per la sicurezza dei punti strategici: uno di questi è la rotonda che porta verso i centri commerciali in via San Gottardo, sull’asse nord-sud».

Il numero di apparecchi non è ancora stato quantificato. Alcuni saranno riservati alle piazze di raccolta rifiuti, «dove spesso purtroppo si trovano delle situazioni di degrado e inciviltà nonostante l’impegno dei nostri operai comunali – conclude Pagani –. Non tutti si attengono a norme e disposizioni: la videosorveglianza potrà essere un aiuto importante».

Anche a Novazzano, dove è ancora pendente una mozione presentata dal Plr, «stiamo valutando da tempo l’aspetto – commenta il sindaco Sergio Bernasconi –. Dobbiamo però analizzare tre differenti aspetti, anche per evitare doppioni». Si tratta dell’ambito comunale, della futura presenza del Centro richiedenti l’asilo in zona Pasture e della necessità «espressa anche da ufficiali di polizia in occasione delle recenti rapine» di avere videocamere da utilizzare a titolo preventivo e per ricostruire le vie di fuga dei malviventi. Se per il territorio comunale sono in corso le valutazioni, «con il gruppo di lavoro sicurezza dei tre Comuni interessati (oltre a Novazzano, anche Balerna e Chiasso, ndr) chiederemo alla Segreteria di Stato della migrazione (Sem) di installare delle camere in funzione delle zone che potrebbero essere frequentate dai richiedenti l’asilo – conclude Bernasconi –. Questo come deterrente ma anche come supporto alle pattuglie esterne».

Se a Balerna e Novazzano i lavori sono in fase avanzata, per Vacallo sono appena iniziati. Il capodicastero Sicurezza pubblica Fabio Martello si è incontrato di recente con i vertici della Polizia Regione I ea breve presenterà il dossier al Municipio. «Trovo quello di Chiasso un buon servizio a livello preventivo – spiega, esprimendosi a titolo personale, Martello –. Nelle prossime settimane illustrerò ai colleghi di Municipio quanto discusso con il comandante Poncini». Tra i punti trattati ci sono le zone che potrebbero essere videosorvegliate – tra queste è possibile ipotizzare piazza San Simone –, il numero di camere e i costi. «Oggi a Vacallo è solo un’area di raccolta rifiuti a essere controllata – conclude il capodicastero –. Questa videocamera sarà mantenuta e continuerà a essere gestita dal Comune».

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