Mendrisiotto

Nebiopoli, 'o si cambia o si chiude'

La società chiassese cambia presidente e si affida a Alessandro Gazzani per un minuzioso lavoro di analisi della situazione

27 marzo 2018
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«O la situazione cambia, o tra cinque anni il Carnevale Nebiopoli potrebbe anche non esistere più». Il nuovo presidente Alessandro Gazzani, da dieci anni attivo nella società chiassese, non usa mezzi termini. Dopo avere ricevuto il timone da Massimo Gambetta – che ha lasciato la carica dopo cinque anni, unitamente al vicepresidente Ivan Summerer e ai membri di comitato Mario Moro e Annalisa Eberle – si è subito messo al lavoro per risollevare le sorti del Carnevale di Chiasso, che nel 2020 arriverà alla sessantesima edizione del corteo mascherato a circuito chiuso. Nei prossimi mesi lo attende «un minuzioso lavoro di analisi della situazione, con una ricerca di sponsor per trovare una soluzione che possa permettere in futuro di avere degli utili da accantonare per avere margine per coprire le perdite degli anni di maltempo». Una situazione che, complice un corteo mascherato accompagnato dal bel tempo, è stata scongiurata per l’edizione di quest’anno, «chiuso senza perdite». Il punto della situazione, con i ringraziamenti di rito per «l’ottimo lavoro svolto» agli uscenti, è stato tracciato nel corso dell’ultima assemblea, durante la quale Silvano Pini è stato riconfermato Primo Ministro per il quarto anno. La gestione del corteo resta nelle mani di Gianluca Colpo. Per decidere dove e come intervenire, il comitato – a lavorare con Gazzani ci saranno Luca Camnaghi, Daniele Molteni, Milena Bianchi, Lucio Valtulini, Samantha Martinenghi e le riconfermate Viktorija Anastasova e Claudia Crimi – chiede l’aiuto degli amanti del Carnevale. «Come ha già provato a fare chi mi ha preceduto – continua il presidente –, vogliamo stimolare la discussione e nei prossimi mesi organizzeremo incontri con i bar e le attività di Chiasso». Tutti, comunque, possono fornire indicazioni e suggerimenti. Fino al 31 maggio, infatti, sarà attivo l’indirizzo e-mail nebiopolicambia@gmail.com. «Tutti i suggerimenti riceveranno risposta personale e saranno oggetto della nostra massima attenzione – assicura il presidente –. Questo perché siamo convinti che molte persone vogliono il bene di una manifestazione come il Carnevale Nebiopoli di Chiasso e perché mi piacerebbe tornare ad avere una festa nella città che porti gente nei bar e ristoranti, e quindi indotto e vita economica alla città». Una festa, insomma, «grazie alla quale tutti possono essere contenti».

I punti da analizzare

Per raggiungere questo obiettivo sono diversi i punti che dovranno essere analizzati. Tra questi anche la dimensione del villaggio, il programma e le date della manifestazione. «Con questo non voglio dire che il Nebiopoli nel 2019 cambierà nelle date, però bisogna parlarne seriamente – spiega ancora Gazzani –. La ristrutturazione della situazione finanziaria dovrà passare da una riorganizzazione per valutare l’attuale offerta che viene erogata. La festa, insomma, va ripensata perché la concomitanza con una manifestazione come il Rabadan, una delle più grosse del cantone, si fa sentire». Oggi il Carnevale Nebiopoli si suddivide in vari eventi gastronomici, curati dai rioni, ed eventi collaterali. «Così come è stata ripensata, la festa si autofinanzia – spiega ancora Gazzani –. Non è da escludere che il comitato ragionerà su un lieve ridimensionamento del villaggio e rifletterà sulle aperture e sul programma delle varie serate».

Uno dei problemi che è emerso negli anni è che il martedì grasso non rappresenta più un giorno di assoluta festività. Una particolarità che, oltre a creare non poche discussioni, si ripercuote sul numero di presenze al corteo e alle serate. «Chiarisco subito che non intendiamo fare concorrenza o creare disagi agli amici delle altre manifestazioni – conclude Alessandro Gazzani –. Quello che ci interessa è l’eventuale riscontro della popolazione e di chi vive il Carnevale perché non è scontato che i gruppi, considerato che c’è anche chi attraversa il Ticino per partecipare al Nebiopoli, prendano bene questa o quella decisione».

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