Mendrisiotto

Rally 2017: 'Il governo come si giustifica?'

Il deputato Mps Matteo Pronzini torna alla carica e interroga il Consiglio di Stato. Resta aperta la decisione sull'edizione di quest'anno

Ti-Press
26 marzo 2018
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Non si spegne l'eco della decisione pronunciata dal Tribunale cantonale amministrativo sulla prova speciale del rally organizzata nel giugno del 2017 sulle strade del Basso Mendrisiotto. Tappa che il Tram ha giudicato “illegittima” facendo prevalere la norma del Piano di risanamento dell'aria che da metà giugno a fine agosto vieta lo svolgimento di manifestazioni motoristiche nel distretto, già sotto la cappa di smog. Il deputato Mps Matteo Pronzni torna, infatti, alla carica, sollecitando di nuovo il governo.

“Come volevasi dimostrare – rilancia il gran consigliere in un'interrogazione –  tale autorizzazione non era giustificata e il Tribunale amministrativo con una sua sentenza di pochi giorni fa lo ha confermato”. Dal verdetto, richiama , emerge come nessuno dei  motivi addotti dalla Sezione della circolazione a sostegno del va libera alla kermesse – nullaosta corroborato dal Cantone – “giustificasse in concreto di scostarsi, a titolo eccezionale, dalla regola temporale del Piano risanamento dell’aria”. 

La sentenza, fa notare Pronzini, fa riferimento anche all’agglomerato di Lugano, quindi “coinvolge non soltanto il Mendrisiotto in quanto territorio già sufficientemente sofferente per l’inquinamento da polveri fini e ozono, ma la norma del Pra avrebbe dovuto essere rispettata anche più a nord”.

 A questo punto il parlamentare chiede al Consiglio di Stato, innanzitutto “come giustifica la concessione dell’autorizzazione 2017 e dunque il mancato rispetto della tutela della salute della popolazione per un rally che il Tram considera 'illecito e inadeguato'”? Inoltre, “ l’affermazione fatta dal capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi “quest’anno non succederà più” è sufficiente a dimenticare le responsabilità del suo dipartimento nel mancato rispetto delle leggi”?
Di conseguenza, rilancia Pronzini, “cosa intende fare quest’anno con le concessioni per il nuovo,  poco educativo, rally”? 
Infine, l'edizione 2018 del Rally Ronde del Ticino è stato spostato all'1 settembre. Dunque, richiama il deputato, “le prove si terranno negli ultimi giorni di agosto, durante un periodo temporale che in base alle norme del Pra è da considerare sensibile. Come intende procedere alfine di rispettare la legge”?

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