Chiusa l'inchiesta a carico di Luigi Barattolo. L'ex presidente della Sav Vacallo dovrà rispondere di appropriazione indebita, falsità in documenti e truffa
Dovrà rispondere di appropriazione indebita, falsità in documenti e truffa davanti a una corte delle Assise Criminali Luigi Barattolo. La seconda inchiesta a carico dell'ex presidente della Sav Vacallo è ormai conclusa e il rinvio a giudizio sarà firmato a breve. Come anticipato dalla Rsi, l'inchiesta condotta dalla procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi ha stabilito che l'entità della malversazioni è lievitata parecchio: dai 23mila franchi emersi inizialmente, si è infatti passati a una cifra finale di quasi un milione. Gli illeciti, tutti ammessi, si aggirano attorno agli 800mila franchi; una decina i danneggiati.
Barattolo si trova in espiazione anticipata della pena. Sarà difeso dall'avvocato Daniele Meier.
Le manette scattarono agli inizi del luglio scorso. Una notizia clamorosa, pensando che Barattolo era già in attesa di giudizio per le irregolarità commesse, tra il 2012 e il 2016, come fiduciario. Oltre 2 milioni di franchi la somma sottratta ai clienti, in parte servita a finanziare la squadra di basket.