Gruppo Unità Socialista - I Verdi sui rischi del settore chimico operante nell'agglomerato urbano, a margine del rogo di viale Stoppa
Otto Stephani, Gruppo Unità Socialista - I Verdi, interroga il Municipio in merito all'incendio del magazzino in viale Stoppa avvenuto lo scorso 2 febbraio, allargando il caso specifico all'insieme delle ditte del settore chimico operanti nell'agglomerato urbano. Stephani chiede rassicurazioni sul monitoramento periodico delle stesse, e conferme sulla qualità dei controlli "in merito ai possibili gravi impatti verso persone e ambiente in caso d'incidenti fortuiti o docuto a usura o negligente"; chiede altresì conferma sulla cadenza dei controlli, da chi vengono svolti, quante sono le ditte che "immagazzinano materiali nocivi", se esse abbiano "accesso diretto alle canalizzazioni o al fiume Faloppia o (...) obbligatorietà di avere vasche di contenimento per acque reflue".
Relativamente all'incendio del 2 febbraio, chiede se siano state evidenziate le cause, se vi sia stato "inquinamento d'amianto" per "il tetto del magazzino in eternit andato a fuoco", e relativamente al materiale, se esista "un elenco di stabili in territorio comunale con tetti in eternit" – in caso affermativo, "quali consigli ha dato il Comune ai proprietari degli stessi" – e la possibilità di "venire in possesso di questo elenco".
"Cosa sta facendo il Municipio?", si domanda ancora Stephani, per i magazzini comunali in via Milano, "coperti da tetti in eternit", in particolare per la "salute futura dei propri operai che da diversi anni vi operano", chiedendo di entrare in possesso delle risposte date alla commissione di quartiere.