Chiasso festeggia i 190 anni della Musica Cittadina

Per i 190 anni di vita della Musica cittadina ci voleva una vera festa di gala. E così è stato, sabato, al Palapenz di Chiasso, dove autorità e comunità locali hanno celebrato il giubileo della società guidata da Mauro Ballabio. Sul podio il maestro Paolo Corneo, la Musica cittadina ha ripercorso anche tra le note il suo vissuto ultracentenario, fra storia e memoria. Un cammino, quello della banda – profondamente radicata nella realtà chiassese e al contempo di ‘confine’ –, fissato pure nelle 150 immagini che hanno decorato il Corso. A rendere omaggio al complesso musicale della città, sabato al Palapenz, era presente pure il presidente della Federazione bandistica ticinese Fiorenzo Rossinelli.

Nel tratteggiare il cammino della Musica cittadina, dal 1827 ad oggi, il presidente Ballabio ha spiegato come questo sodalizio sia stato “precursore di quel fenomeno aggregativo che si svilupperà in seguito in tutto l’arco del 1800 e che ha portato anche alla fondazione di numerose altre società, fra cui la Società Federale di ginnastica ed il Corpo civici Pompieri , che festeggiano anche loro quest’anno il traguardo dei 150 e 125 anni”. All'inizio, ha ricordato ancora, la Musica si chiamava “'Banda dei Filarmonici', poi 'Banda della Comune' e 'Società Filarmonica'; è solo nel 1894 che il nome viene definito in 'Musica Cittadina' per sottolineare la particolare vicinanza e dipendenza dalla Municipalità”. Nei suoi 190 anni di storia, nel complesso, composto da una cinquantina di elementi, hanno lasciato al loro impronta “generazioni di maestri, musicanti ed allievi che si sono avvicendati nel tempo, insieme alle loro famiglie, alla cittadinanza ed alle municipalità”. Autorità comunale, ha tenuto a far presente Ballabio, il cui ruolo e sostegno “è stato e lo è tuttora cruciale, non solo per il lato formale e di rappresentanza della Musica Cittadina, ma soprattutto sia per il promovimento della formazione culturale e musicale, sia per l’aspetto sociale ed educativo per i giovani di Chiasso e dintorni”.