Mendrisiotto

'Caso' Bosia Mirra, atteso il verdetto della Pretura penale 

(Samuel Golay)
28 settembre 2017
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Questa mattina, giovedì, si saprà se il verdetto della Pretura penale di Bellinzona sarà favorevole o meno a Lisa Bosia Mirra. La co-fondatrice dell'Associazione Firdaus e' comparsa giusto una settimana fa davanti al giudice Siro Quadri per rispondere dell'accusa di aver aiutato 24 cittadini stranieri, per lo più eritrei e siriani, a passare la frontiera sud del Paese e a dirigere a nord, verso la Germania. Un aiuto, quello offerto dalla 43enne deputata socialista, dettato da uno slancio umanitario, ha perorato la difesa dell'avvocato Pascal Delprete.

Di tutt'altro avviso la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, che nella sua requisitoria ha richiamato al rispetto della legalità, indicando in Lisa Bosia Mirra una 'staffetta' consapevole dei rischi che correva e una 'regista' dei nove episodi ricostruiti. A darle una mano due correi, tra cui il 53enne bernese trovato, il primo settembre scorso - giorno del fermo nei pressi del valico di San Pietro -, al volante del furgone che trasportava quattro persone. "Non avevo altra scelta nella situazione in cui mi sono trovata, ha ribadito nel corso dell'udienza la 43enne. Sullo sfondo la 'scena aperta' del campo profughi improvvisato che, l'estate scorsa, ha preso forma nei giardini della stazione di Como per rispondere all'importante pressione migratoria.

Ora la parola è al giudice. La sentenza è attesa per le 10. Di seguito è prevista una conferenza stampa con la co-fondatrice di Firdaus e il suo legale.

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