Mendrisiotto

Chiusura degli uffici pubblici: 'il Cantone non abbandoni il Mendrisiotto'

21 dicembre 2016
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Posti di lavoro pubblici nel Mendrisiotto: v'è il rischio che vengano ulteriormente ridotti? La domanda è contenuta nell'interrogazione presentata al Consiglio di Stato dai granconsiglieri pipidini Maurizio Agustoni, Giorgio Fonio e Luca Pagani. 

In occasione del dibattito sul preventivo 2017, il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha infatti affermato che è attualmente in esame la chiusura del Servizio regionale degli stranieri di Mendrisio, il quale occupa quattro di pendenti. 

Allo stesso tempo, fanno presente i 3 membri del Granconsiglio, si evince come “alcuni progetti attualmente in esame potrebbero condurre a un'ulteriore riduzione di posti di lavoro che potrebbero colpire degli uffici cantonali nel Mendrisiotto: basti pensare, leggendo il messaggio relativo i preventivi, che è in corso “una riorganizzazione degli uffici dei registri distrettuali, allo scopo di razionalizzare le risorse”. Nel contempo – scrivono – “è pure progettata la riunione delle competenze delle 8 autorità distrettuali di prima istanza in un'unica autorità con l'obiettivo di garantire una maggiore specializzazione delle prassi del Cantone”.

In riferimento agli uffici di esecuzione, il Consiglio di Stato specifica in aggiunta che “assisteremo a un'importante riduzione del numero di collaboratori e ciò grazie ai progetti di riorganizzazione in corso”. 

“Il Mendrisiotto – specificano in seguito gli interroganti – è una regione sotto pressione dal profilo occupazionale, la quota lavoratori non residenti nel distretto è superiore al 55%; la rinuncia a posti di lavoro qualificati e soprattutto, destinati in priorità ai residenti è quindi particolarmente problematica, così come è problematica la chiusura di uffici, con grave danno per l'utenza”.

A questo si aggiunge il possibile trasferimento degli uffici pubblici verso altri distretti che, di fatto, “aumenterebbe la pressione sull'asse di transito nord-sud – sia in relazione ai funzionari residenti nel Mendrisiotto, sia in relazione all'utenza – andando in controtendenza con gli sforzi del Dipartimento del territorio per la riduzione del traffico. 

Per Agustoni, Fonio e Pagani è “importante che eventuali razionalizzazioni non vadano a scapito di una presenza capillare dello Stato nei diversi distretti. Per questi motivi chiedono se vi sia concretamente il rischio di un'ulteriore soppressione di posti di lavoro pubblici nel Mendrisiotto; in quali ambiti, per quali motivi e con quale tempistica. Non da ultimo si chiede come verrà garantito il servizio alla popolazione e quali possibilità verranno offerte alle persone interessate.

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