Chiasso

Roberta Pantani manca il sindacato. Ma la Lega avanza

(Francesca Agosta)
10 aprile 2016
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La poltrona di sindaco è sfumata per Roberta Pantani. A separarla da Bruno Arrigoni ci sono circa 300 voti personali. E quello del sindacato  era un obiettivo – suo e del gruppo – dichiarato. Ma il risultato delle urne per il Municipio segnala una avanzata di quasi 10 punti percentuali sui voti di lista. Il gruppo Lega-Udc è passato dai 16,2% del 2012 al 26,6% di questa tornata. All'Osteria Stand nel Quartiere Soldini, dove si è insediato il quartiere generale, si commenta il responso giunto già nel primo pomeriggio. E quella che si avverte è una soddisfazione a metà.

Roberta Pantani, delusa? «Non sono assolutamente delusa – ci dice tra una intervista televisiva e l'altra –. Mi lascia un po’ di amaro in bocca il fatto che con il 26,6% di consensi non siamo riusciti a fare il secondo municipale. Se è vero che la lotta per il sindacato era tirata, la si giocava attorno a poche centinaia di voti, con un 26 e rotti percento in altri tempi avremmo avuto 2 municipali. Esserci giocati l'opportunità per poche schede è un po’ peccato».

Visto il risultato, il ballottaggio entra in linea di conto? ««Al momento è prematuro esprimersi. Bisogna valutare e attendere soprattutto il responso sul Consiglio comunale di domani, lunedì. Nel legislativo si fa la politica, si portano avanti i progetti dell’esecutivo. Senza l’appoggio del legislativo sarebbe dura anche fare il sindaco di minoranza. Quindi aspettiamo un attimo: valuteremo alla luce dei risultati di domani».

La formazione del Municipio cittadino cambia per i tre quinti. Come vede la nuova formula che apre al Ppd e vede tre nuovi volti? «Una compagine simile a questa l’ho vissuta nelle mie prime due legislature – ci risponde Pantani –. È vero che dal punto di vista degli equilibri è un esecutivo in cui tutte le forze politiche cittadine sono rappresentate. Quindi si dovrebbe lavorare in modo più collegiale. Quello che mi spiace è la non riconferma della collega Pintus (uscente socialista, ndr), che ha pagato la lotta interna al suo gruppo. Secondo me il fatto di avere 3 componenti nuovi su 5 rallenterà forse l’inizio dei lavori in Municipio. Bisognerà dare loro il tempo di abituarsi alla gestione della cosa pubblica. Certo l'esecutivo di 4 anni orsono aveva preso in mano subito la situazione e ha cominciato a lavorare, poi si può giudicare bene o male».

Le querelle delle ultime settimane possono aver pesato? «Se si riferisce alla mia querela. Io sono stata in silenzio fino a oggi , ma era nota da metà gennaio alle parti. I querelati – quattro consiglieri comunali, ndr – l'hanno strumentalizzata in modo importante a 10 giorni dalle elezioni. Avrei potuto farlo anch’io, invece… Sul Centro culturale sembra di sì, la collega ha 'pagato' la concorrenza interna».

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