Luganese

Un’esposizione virtuale per la ‘digital transformation’

Presentata la prima edizione di Swiss Virtual Expo, un’iniziativa promossa da ated-Ict Ticino in collaborazione con il partner tecnologico Advepa

Swiss Virtual Expo
22 settembre 2021
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Si è presentata nella Sala del Consiglio comunale di Lugano la prima edizione di Swiss Virtual Expo, un’iniziativa promossa da ated-Ict Ticino in collaborazione con il partner tecnologico Advepa. Ma di che cosa si tratta? È un format destinato, spiegano i promotori, a trasformare la modalità di fruizione degli eventi. Il ‘sito’ dunque ospiterà nei prossimi 12 mesi tutte le attività sia di ated-Ict Ticino sia di tutte le aziende e realtà che hanno aderito alla piattaforma. In particolare, ad oggi sono stati annunciati ben 3 padiglioni virtuali, con stand aziendali, progetti speciali, aree personalizzate e sale dedicate a presentazioni, conferenze, tavole rotonde e dibattiti. Ogni padiglione si estende per 30’000 metri quadri, ovvero 5 campi da calcio, costituendo un’area virtuale che per un anno valorizzerà nel mondo le eccellenze ticinesi, elvetiche e di realtà internazionali. Il tutto dal 15 ottobre, con il prologo del 6 di ottobre che prevede un ricco programma di eventi e tavole rotonde sotto il cappello Visionary Day.

Per Daniele Menotti, presidente di ated-Ict Ticino, «Swiss Virtual Expo è in primo luogo una piattaforma innovativa in grado di rispondere perfettamente alle moderne necessità delle aziende, che oggi più che mai hanno forte l’esigenza di promuovere su scala globale i loro servizi e soluzioni di business attraverso percorsi complementari. Abbiamo ricreato un ambiente reale o molto simile al reale, dove tutti gli utenti possono interagire con l’ambiente circostante o con altri utenti». Ha commentato Cristina Giotto, direttore di ated-Icdt Ticino e ideatrice di Visionary Day e di Swiss Virtual Expo: «È soprattutto una prima esperienza di esposizione virtuale a livello svizzero che abbiamo l’ambizione, grazie al sostegno e alla presenza di tante aziende, di rendere unica a livello internazionale. E infatti, proprio l’eccezionale adesione di aziende e partner ci ha piacevolmente sorpreso». Ha poi proseguito Milena Folletti, madrina di Swiss Virtual Expo: «Posso dire che Swiss Virtual Expo è molto più di un’expo. È un ambiente di incontro totalmente nuovo, nel quale informarsi e formarsi, conoscere persone o intrattenere rapporti commerciali. Ed è un luogo, una piattaforma, per tutti. Che non esclude ma include. Che non rinnega l’importanza degli eventi in presenza, ma ne offre un complemento e un’integrazione. Molte persone quando sentono la parola digitale pensano di aver perso il treno».

Nel corso della presentazione è intervenuto anche Davide Proverbio, membro di comitato e coideatore di Visionary Day: «Come nelle precedenti edizioni del 2019 e del 2020, con Visionary Day daremo a professionisti e imprese le chiavi per usare e capire le soluzioni tecnologiche che già oggi realizzano in modo compiuto la digital transformation. Spesso si pensa che solo le Big Tech abbiano le ricette per spingere sull’innovazione di sistema e di processo. Ma non è propriamente così, perché ci sono soluzioni e proposte per accompagnare verso la transizione digitale anche le piccole e medie aziende e i professionisti». Ha concluso Rossano Tiezzi, direttore commerciale di Advepa Communication: «Mi fa piacere qui sottolineare che un progetto come Swiss Virtual Expo, oltre ad aspetti indubbi di sostenibilità, impieghi decine di professionalità diverse per essere realizzato e concepito in modo compiuto. Si tratta di oltre una ventina di profili diversi, ma capaci di lavorare in team e su progetti molto innovativi anche su più sedi e Paesi. Infatti, si va da sviluppatori e programmatori esperti nella creazione delle piattaforme digitali, a designer e architetti, in grado di ricreare in uno scenario virtuale la complessità di stand e arene per seguire presentazioni e webinar. E, poi, grazie anche alle attività di formazione, trovano impiego anche formatori, organizzatori di eventi e creatori di contenuti da utilizzare su media tradizionali e social. Sono profili che fino a qualche anno fa non potevamo proprio immaginare di impiegare e che oggi hanno un potenziale di opportunità lavorative enorme».

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