Luganese

Il colpo di Monteggio, chieste massicce riduzioni di pena

Gli avvocati Galliani e Bordignon avanzano in via principale l'assoluzione per il 40enne e il 63enne. Domani la sentenza.

L'avvocatessa Maria Galliani
(TI-PRESS)
29 ottobre 2020
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Anche due richieste di proscioglimento, in via principale, sono venute nel pomeriggio dal banco dei difensori, in margine alla rapina con sequestro di persona del 5 luglio 2019 avvenuto a Monteggio. Lo hanno richiesto l'avvocatessa Maria Galliani, legale del 40enne di Tradate e l'avvocato Mattia Bordignon, in difesa del 63enne di Viggiù. Le prove sono insufficienti per affermare, a mente dei due avvocati, che i due imputati fossero presenti sul luogo della rapina, e anche le immagini rilevate dalle videocamere di sorveglianza della banca Raiffeisen di Monteggio sarebbero vaghe. Gli avvocati hanno inoltre evidenziato come la scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere sia un diritto dei due imputati e questo non deve metterli in cattiva luce.  

'Rapina assai poco organizzata'

No, inoltre, nella denegata ipotesi che la Corte ne ritenga il coinvolgimento, alla qualifica di rapina aggravata, secondo l'avvocatessa Galliani, bensì semplice. Avversata pure la qualifica di sequestro di persona, perché componente già assorbita dalla prima imputazione. Per la legale nell'inchiesta penale manca anche il quantum della rapina: «non ci sono agli atti sufficienti prove per giungere a quantificare in tre milioni il bottino del colpo». Marginale, nell'ipotesi di colpevolezza, il ruolo che avrebbe ricoperto il 63enne, ha affermato l'avvocato Bordignon. Contestata anche l'entità della richiesta di indennità per torto morale di 50 mila a favore della vittima della rapina, perché ritenuta troppo elevata. Contestata inoltre la particolare pericolosità della rapina, ritenuta anzi assai poco organizzata. 

Infine è intervenuto l'avvocato Yasar Ravi, in difesa del 46enne siciliano, l'unico imputato che ha deciso di vuotare il sacco: «Ha così dato una svolta all'inchiesta, ma anche alla propria vita». Il legale ha spiegato che il suo assistito si è associato all'ultimo momento al colpo, dopo che la banda era già formata e ha chiesto il proscioglimento dal reato di sequestro di persona e rapimento, perché già insiti nel reato di rapina. L'avvocato Ravi ha inoltre richiesto il proscioglimento dal reato di atti preparatori di rapina. Il legale ha sostenuto, come già i colleghi che lo hanno preceduto, che l'arma era giocattolo, dunque non si è trattato di una rapina particolarmente pericolosa, ergo deve cadere la sua qualifica aggravante. No, inoltre, alla revoca della sospensione condizionale della precedente condanna per rapina. Il legale, in conclusione, ha chiesto che la pena non sia superiore ai 3 anni e mezzo. 

La sentenza è stata annunciata per domani alle 16.

 

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