Luganese

Aerei troppo vicini nel cielo sopra Mezzovico

Lo scorso 22 agosto: il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza aerea (Sisi) ha aperto un'inchiesta

Coinvolto pure il Pilatus del Para-centro
17 ottobre 2020
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Non è una novità, nelle strette vallate ticinesi, ma un incontro ravvicinato tra aerei resta una situazione potenzialmente pericolosa, e in quanto tale meritevole di una inchiesta.

È quanto successo lo scorso 22 agosto nel cielo sopra Mezzovico. Erano le 10.05 quanto nello stesso spazio, troppo ridotto stando alle prime risultanze, si trovarono a transitare due aerei privati. Il rapporto preliminare del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza aerea 'Sisi' ha portato ad annunciare l'apertura di una vera e propria inchiesta. Il rapporto contiene un riassunto provvisorio di quello che viene definito un "inconveniente grave".

In termini tecnici si parla di "Airprox", ovvero la prossimità fra aerei. Che erano un Cessna T207A, di proprietà della Fih facilities Holding di Berlino,, e un Pilatus Pc6/B2/H4 della società Para-centro Sa di Locarno.

Qualche zona d'ombra

Il Cessna, un velivolo capace di trasportare 7/8 passeggeri, proveniva dall'aeroporto tedesco di Leutkirk-Unterzeil ed era diretto a quello di Lugano-Agno, dunque trovandosi  sopra Mezzovico era già in vista della pista malcantonese. Il Pilatus del Para-centro, aereo da una decina di posti per i passeggeri, condotto da un 40enne ticinese, era invece proveniente dall'aeroporto di Magadino, dove poi sarebbe dovuto rientrare . L'avvicinamento tra i due velivoli è avvenuto in uno spazio aereo denominato E (Echo), utilizzato sia per i voli Vfr, sia per quelli Ifr (in pratica sia navigazione a vista, sia strumentale). Da nostre informazioni, in questi settori il pilota, che si muove con una certa libertà di manovra, è tenuto a mantenere una certa distanza di sicurezza dall'altro aeromobile nelle vicinanze; uno spazio che però non è quantificato in metri precisi. Valgono quindi  buon senso e prudenza. Particolare curioso, quello del pilota dell'aereo da 6 posti tedesco, di proprietà di una holding diretto a Lugano. Non figura alcun nome sul rapporto intermedio del Sisi ("ancora sconosciuto") e questo è strano, dal momento che per un volo con destinazione un Paese estero come quello in questione, gli occupanti devono passare le pratiche del servizio doganale. A meno che ai comandi non ci sia stato un qualche VIP per il quale è richiesta la massima segretezza. 

Un'infrazione comune

Questo tipo d'irregolarità (se verrà confermata), vale a dire la distanza ridotta tra aerei, è in realtà piuttosto comune; nel passato in Ticino ha coinvolto pure velivoli di linea. Nel 2019 al Sisi sono pervenute complessivamente da tutta la Svizzera 1566 notifiche relative a eventi imprevisti in campo aereo, un record. Ciò ha condotto all’apertura di 64 inchieste  nel campo dell’aviazione, mentre le indagini portate a termine 94 indagini relative a incidenti e inconvenienti gravi, tra i quali 72 eventi imprevisti il cui potenziale di prevenzione ha giustificato l’avvio di un’inchiesta sommaria. Inchieste che hanno portato il l Sisi a emanare complessivamente 20 raccomandazioni di sicurezza e 10 avvisi di sicurezza.

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