Luganese

Lugano, presunto buco da dieci milioni: due arresti

In manette sarebbero finiti il dirigente e l'amministratore unico di una società attiva nel settore immobiliare

Gli arresti sarebbero avvenuti settimana scorsa (Foto Ti-Press/Archivio)
28 settembre 2020
|

Quasi dieci milioni di franchi. Se accertato, il presunto buco emerso nei giorni scorsi nei conti di una società di Lugano attiva nel settore immobiliare, sarebbe di quelli decisamente importanti. La notizia è stata annunciata poco fa dalla Rsi. Purtroppo non è stato possibile verificarla con il Ministero pubblico. Tuttavia, sembrerebbero esserci già stati due arresti.

Settimana scorsa sono stati infatti arrestati un dirigente e l’amministratore unico della società. Quest'ultimo, che è anche co-fondatore della società, sarebbe un cittadino italiano da diverso tempo residente in Ticino. Come detto, la Procura non ha ancora ufficializzato l'avvio dell'indagine e gli arresti, pertanto la vicenda appare ancora da chiarire. Secondo quanto riferito dalla Rsi sembrerebbe tuttavia riguardare dei fondi di investimento di tipo obbligazionario lussemburghesi che, fino a un certo punto, avrebbero reso ai clienti interessi elevati. Poi la liquidità avrebbe cominciato a scarseggiare, portando i clienti agli accertamenti sfociati nel blitz di settimana scorsa.

Secondo le stime iniziali, che andranno affinate anche con la valutazione esatta degli immobili esistenti, in Svizzera e all’estero, mancherebbero all’appello qualcosa come almeno dieci milioni di franchi.

Le indagini sono guidate dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. Stando alla Rsi, l'accusa principale ipotizzata nei confronti dell'amministratore sarebbe truffa. Non è detto inoltre che, vista la vastità delle indagini e del presunto danno finanziario, ai due arresti se ne vadano ad aggiungere altri prossimamente.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE