Luganese

Massagno ha ricevuto l'ambasciatore ungherese

Nella visita, è stato ricordato l'aiuto umanitario al villaggio magiaro e il dono al Comune dell'opera in legno che si vorrebbe restaurare

Sotto la porta seclera (da sin.): il ciceambasciatore, il console onorario e l’ambasciatore d’Ungheria
28 settembre 2020
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Venerdì scorso l’ambasciatore d’Ungheria Istvan Nagy si è recato in visita ufficiale a Massagno. Una visita che richiama il rapporto di amicizia e solidarietà tra il Comune luganese e Ghipes (Gyepes) iniziata nel 1990, quando una delegazione di Massagno si recò nel villaggio abitato dai Secleri (Szeklers) - sottogruppo ungherese che vive in Transilvania (Romania) - per portare degli aiuti umanitari alla popolazione locale. Il tutto ebbe origine da una mozione del 1989 presentata dalla consigliera comunale Patrizia Cattaneo Beretta, che chiedeva al Municipio di aderire al padrinato. Nel febbraio del 1990 fu dunque organizzata una prima spedizione umanitaria guidata da Giuseppe Peduzzi, allora presidente della Sam Benefica e dal segretario comunale Damiano Ferrari.

Nel mese di febbraio del 1993 ci fu una seconda raccolta di materiale inviato a destinazione. Al rientro, la delegazione di Massagno ricevette in dono, tra le altre cose, una porta di grandi proporzioni in legno finemente cesellato dagli artigiani secleri del posto. L’opera si trova all’inizio della stradina pedonale che conduce dalla piazza del Municipio alla casa rossa, sede dell’Azienda elettrica. Grazie all’associazione ungherese in Ticino, rappresentata da Elisabetta Arnold, le autorità hanno saputo della porta seclera e, assieme al Comune, vorrebbero valorizzare il manufatto. Si vorrebbe restaurarla, realizzare un opuscolo informativo e organizzare un evento. Dal canto suo, il sindaco Giovanni Bruschetti si è detto interessato ad approfondire l’argomento.

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