Luganese

Lugano - Avellino, un sedicesimo giorno partito male

Prosegue l'avventura di Soccorso 'Soc' Cresta e del figlio Gabriele che dal Ticino stanno raggiungendo a piedi e in bici Castelfranci

Dieci chilometri di salite e discese per iniziare
15 agosto 2020
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Sedicesima tappa: Montenero di Bisaccia - Casacalenda, 46,82 chilometri. Dopo aver riposato in una sacrestia, grazie alla generosità del prete di Montenero, prosegue l'avventura del maratoneta luganese Soccorso 'Soc' Cresta e del figlio Gabriele che da Lugano vogliono raggiungere Castelfranci, in provincia di Avellino rispettivamente a piedi e in bicicletta. "Sveglia al canto del gallo e partenza alle 5.40 tante grazie a Don Stefano per l’ospitalità", scrive 'Soc' raccontando la tappa di ieri.

"La prima sorpresa è stata che non c’era acqua in sacrestia... c’era anche una fontana subito fuori vado a lavarmi ahimè niente acqua neanche lì, nessun bar aperto e ho capito subito che la giornata era partita male e che sarebbe stata molto faticosa. Infatti solo salite e discese per 10 chilometri e di fontane neanche l’ombra. Al chilometro 12 finalmente una fontana e dopo una bella sciacquata e aver riempito borracce sono ripartito fino a Palata per fare una colazione volante".

"Mi sono fermato per chiedere se c’erano scorciatoie dal benzinaio, dove c’era Anna, persona simpaticissima. Mi ha dato delle dritte e dopo aver fatto il pieno di buon umore riparto. Al ventesimo chilometro il percorso continua ad essere molto impegnativo e l’orologio è meglio non guardarlo. Finalmente al 29º chilometro arriviamo sul lago di Guardialfiera. Pausa pranzo con un po’ di frescura sotto i pini".

"Ripartiti con scollinate non evidenti. È dura: solo salite, pure il navigatore si è messo contro e ci ha mandato in una via senza avvisarci che serviva un machete e cesoie per passare. Nonostante la zona molto boschiva siamo riusciti ad arrivare a Casalcalenda. Per oggi ci fermiamo. Come al solito trovare un hotel o B&B è impossibile. Abbiamo chiesto un posto addirittura in un Convento di frati dove però ci hanno detto che non era possibile pernottare li a causa del Covid e che avremmo dovuto avere una specie di certificao. Non ho capito bene. Vabbè... Fortunatamente l’agriturismo “la Quercia” ci permette di mettere la tenda nel loro giardino. Alla loro tavola abbiamo mangiato davvero bene: bellissimo posto dove hanno orto e animali, tra cui pecore e asini".

"Adesso siamo pronti per dormire, abbiamo piazzato la tenda sotto un nocciolo e possiamo ammirare anche un cielo pieno di stelle. Domani (oggi per chi legge, ndr.) puntiamo a lasciare il Molise ed entrare in Campania per andare in direzione Pietralcina"

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