Luganese

Aeroporto di Lugano, una delle cordate private sempre interessata

È quella del manager sir Lindsay Owen-Jones. Lo ha affermato la protavoce in Ticino Giovanna Masoni-Brenni.

Lo scalo luganese (Ti-Press)
4 maggio 2020
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La cordata capitanata dal manager sir Lindsay Owen-Jones è "ancora disponibile" a investire nell'aeroporto di Lugano, attualmente in liquidazione. Non senza qualche preoccupazione legata alla situazione contingente. "Se l'ente pubblico non può o non vuole gestire l'aeroporto, il gruppo, che lo scorso anno si era presentato e aveva dato la sua disponibilità a Lasa e ai suoi azionisti è preoccupato", ha detto la portavoce della cordata Giovanna Masoni-Brenni al CdT.

Precisando che tutti i componenti del gruppo non investirebbero nello scalo per lucro ("né con soldi privati, né con soldi pubblici), ma per "salvare l'aeroporto, in modo ragionevole e sostenibile", Masoni-Brenni ha comnunque rilevato come nel nuovo assetto l'ente pubblico dovrà in qualche modo essere coinvolto: "Questo aeroporto devono volerlo non solo i privati, ma anche Città e Cantone. In qualche modo l’ente pubblico è bene resti vicino, ma la forma è tutta da definire". Se ne riparlerà comunque "non appena il post-Covid lo permetterà". Obiettivo: "Partire con deficit il più contenuti possibile e, in tempi ragionevoli, portare i conti in pareggio, rendendo economicamente più sostenibile l’aeroporto".

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