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Ibsa aiuta con mezzo milione

L'azienda farmaceutica sostiene le strutture sanitarie dell'Ente cantonale delle zone maggiormente colpite dall'emergenza Covid-19.

Un'immagine dell'azienda
6 aprile 2020
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Ibsa Institut Biochimique Sa - azienda farmaceutica svizzera con sede a Lugano e una forte presenza commerciale e produttiva in Italia – ha stabilito un pacchetto di aiuti per sostenere le strutture sanitarie delle zone maggiormente colpite dall’emergenza Covid-19. In particolare, sono stati stanziati 500'000 franchi suddivisi in modo proporzionale fra Svizzera e Italia. In Svizzera, la donazione andrà a sostegno dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Eoc), che raggruppa le strutture sanitarie del Canton Ticino attualmente in prima linea nella cura dei contagiati, della Catena della Solidarietà, che valuterà come redistribuirle alle organizzazioni umanitarie maggiormente impegnate, della Croce Rossa e della Protezione Civile.

Sostegni anche in Italia

In Italia la donazione avrà come beneficiari l’Ospedale Maggiore di Lodi, dove si trova la sede della filiale italiana del Gruppo, e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in prima linea nella difesa della comunità bergamasca, una delle più colpite sul territorio nazionale. Inoltre, una quota sarà destinata anche alla Protezione Civile e alla Croce Rossa, che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza. A questi stanziamenti si aggiunge l’invio, già in corso, di materiale sanitario di prima necessità (come gel disinfettanti, mascherine, alcool, sovracamici) a strutture sanitarie e assistenziali.

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