Con una campagna elettorale 'tranquilla' per le elezioni, la lista unica teme l'astensionismo e contrasterà la crescita dell'area rosso-verde
Una campagna elettorale ‘tranquilla’ durante la quale ci si ‘scalda’ solo sul coronavirus o su temi come l’aeroporto in cui rischia di prevalere la ‘pancia’, potrebbe essere dannosa per la lista unica Lega-Udc. Il municipale di Lugano Lorenzo Quadri ieri all’incontro con i media ha lanciato un appello ai ‘fans’ della Lega: «Bisogna recarsi alle urne il prossimo 5 aprile. Sarebbe sbagliato cullarsi su false sicurezze e sugli psicodrammi degli altri partiti: il terzo seggio in Municipio non è per nulla garantito».
Calasse la partecipazione, la lista subirebbe un calo. Questa proiezione è basata sui recenti risultati elettorali, ha detto il municipale Michele Foletti. «La Lega non vuole che ogni problema si traduca in un aumento delle tasse e/o della spesa pubblica – ha proseguito Quadri –. Il ceto medio merita rispetto. Se l’onda verde portasse acqua al mulino dell’area di sinistra, ci sarebbero conseguenze per i portafogli e le libertà dei cittadini». Uno scenario da contrastare per il movimento di via monte Boglia che condivide il messaggio ‘Prima i nostri’ anche in ambito sociale e ha una priorità: il lavoro.
A Quadri ha fatto eco Alain Bühler, consigliere comunale Udc: «L’alleanza con la Lega nata nel 2008 ha consolidato i risultati l’anno scorso con la conferma dei seggi in Consiglio di Stato e l’elezione di un consigliere agli Stati (Marco Chiesa, ndr.). Un’alleanza quasi naturale perché gran parte del programma è condiviso. Dopo sette anni di buon governo durante i quali sono state risanate le finanze, ora ci sono le basi per far ripartire la locomotiva Lugano con i grandi progetti (Polo sportivo e Campo Marzio».