Luganese

Massagno, telefonia mobile 'confinata'

La pianificazione adottata dal Comune ha provocato la contrarietà delle principali compagnie telefoniche

Un'antenna (Ti-Press)
15 febbraio 2020
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Una ‘diga’ contro le antenne di telefonia mobile? Forse non è proprio così, ma la pianificazione adottata dal Comune di Massagno ha provocato la contrarietà delle principali compagnie telefoniche. La questione è sul tavolo dalla scorsa estate, in seguito ad una revisione del Piano regolatore, riguardante alcuni punti specifici, che andranno votati dal Consiglio comunale di Massagno il prossimo 16 marzo.

A contestare le scelte municipali, sono la Sunrise communication di Glattpark, la Salt mobile Sa di Renens, e la Swisscom (Svizzera) Sa di Berna, tutte rappresentate dall’avvocato Lorenzo Marazzotta di Zurigo. Contestano in sostanza la scelta di posizionare gli impianti lungo le ‘zone miste e per lavoro’ sostanzialmente gli assi stradali principali, via San Gottardo e via Besso sul lato massagnese. Gli istanti, cioè le compagnie telefoniche, ritengono che Massagno, fittamente abitato con 8’470 residenti per km/q, abbisogni di una copertura migliore, specialmente sulla collina dei Tre Pini e verso la ‘vecchia Massagno’. L’obiezione è che quanto disposto dal Municipio pregiudicherebbe la libertà economica e di informazione. A questa contestazione, il Municipio risponde che “si tratta di una situazione molto limitata dal profilo dell’estensione e della popolazione coinvolta.

Il Municipio massagnese evidenzia il responso positivo ottenuto dal Dipartimento del territorio. Il Dt evidenzia che il nuovo testo normativo “impone altresì ai gestori delle antenne per la telefonia mobile la necessità di dimostrare e giustificare che non sono disponibili ubicazioni efficienti nelle zone meno sensibili, qualora fosse proposta la posa nelle zone più sensibili”. Altra obiezione delle compagnie telefoniche, quella di aver abbandonato le linee guida cantonali riguardanti il ‘modello a cascata’ per impianti di questo tipo, viene rintuzzata dal Municipio sempre citando le osservazioni del Dt, secondo cui “è tuttavia facoltà del Comune adottare altre soluzioni, purché compatibili con il diritto federale”. Un’ultima, curiosa rimostranza delle compagnie telefoniche, il fatto che la normativa che le riguarda sia inserita nella stessa revisione che contiene le norme sulla prostituzione (di fatto resa illegale in tutto il territorio comunale) quasi a significarne una presenza molesta. La loro è stata l’unica osservazione pervenuta.

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