Luganese

Emergenza casa a Campione, primi sfratti esecutivi

Un paio di proprietari hanno fatto istanza al Tribunale di Como e due immobili vanno all'asta giudiziaria a un prezzo 'stracciato'

Una veduta del paese dal lago (Ti-Press)
14 febbraio 2020
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Immobili all’asta, sfratti in aumento e difficoltà per chi ha il mutuo da pagare. Succede a Campione d’Italia, dove all’emergenza lavoro, sempre più acuta in riva al Ceresio, si aggiunge l’emergenza casa, anche perché nell’enclave il concetto di solidarietà non ha fatto breccia in tutti i proprietari di casa che indifferenti alle difficoltà in cui si trovano i propri inquilini (pensionati in primis) hanno fatto istanza ai giudici civili del Tribunale di Como per ottenere gli sfratti che in questi giorni stanno diventando esecutivi.

Stesso discorso per chi, non avendo pagato il mutuo, si è visto porre sotto sequestro il proprio appartamento. La conferma si trova nel bollettino delle vendite giudiziarie del Tribunale di Como, dove per la prima volta in assoluto figurano due immobili di Campione d’Italia all’asta, a un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello di mercato. A proposito del mercato del mattone in riva al Ceresio mai come in questo ultimo anno e mezzo numerosi sono i cartelli “vendita”. Ciò a Campione d’Italia ha contribuito a deprezzare il prezzo delle case.

Fra i proprietari che non sfrattano c’è il Comune che possiede decine di appartamenti. «C'è gente, soprattutto anziani, che non paga l’affitto da quando è scoppiata la crisi - dice Giorgi Zanzi, commissario prefettizio -. Qualcuno, prima di me, avrebbe voluto metterli in strada. Cosa che non ho fatto. Mettere in strada gente significa successivamente ritrovarla sotto il Municipio per avere un alloggio. Sarebbe insomma la storia del cane che si morde la coda. Meglio lasciarli dove sono. Dar loro un minimo di tranquillità, anche per una questione morale. Ciò che per quanto mi risulta non è avvertito da tutti i proprietari che affittano alloggi a Campione d’Italia».

Dello stesso avviso Alessandra Bernasconi, già capo dell’ufficio marketing del Casinò: «L’emergenza lavoro iniziata con la chiusura della casa da gioco e con gli esuberi in Comune, ha fatto esplodere l’emergenza abitativa. Continua a crescere il numero di coloro che oltre a non essere in grado di fare la spesa, non sono più in grado di pagare l'affitto di casa, le bollette dell’energia elettrica e del riscaldamento. Molti di lavoro si sono visti tagliare servizi così importanti».

A proposito dell’emergenza casa Alessandra Bernasconi: «Purtroppo fra i proprietari di casa c’è chi, non ritenendo di mettere la mano sul cuore, sfratta. Numerosi anche quelli che hanno deciso di sospendere il pagamento degli affitti in attesa di tempi migliori». Tempi migliori che a breve non si intravvedono.

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