Luganese

Centinaia di pesci morti: condannato chi inquinò l'acqua

Agno, individuato e punito penalmente il responsabile della moria scoperta lo scorso dicembre. Il Dt: 'Segnalare subito per intervenire meglio'

13 ottobre 2019
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Una pena pecuniaria sospesa condizionalmente, una multa, le spese e le tasse di giustizia, nonché il risarcimento al Cantone Ticino per il danno arrecato al patrimonio ittico: è, questa, la condanna inflitta dal Ministero pubblico tramite decreto d'accusa al responsabile dell'importante inquinamento della nella Roggia dei Prati Maggiori, provocato il 3 dicembre 2018 ad Agno e sfociato nella morte di alcune centinaia di pesci. Lo comunica il Dipartimento del territorio senza però specificare l'identità del colpevole né le modalità con cui operò.Sul posto erano intervenuti i guardiapesca di zona, uno specialista del Nucleo operativo incidenti della Sezione protezione aria, acqua e suolo del Dt, la Polizia cantonale e un rappresentante dell’Ufficio tecnico comunale. Proprio “grazie alla tempestiva segnalazione e al rapido intervento è stato possibile risalire all’origine dell’inquinamento, mentre la raccolta delle prove e le indagini di polizia hanno in seguito permesso alla Procura di emettere un decreto d’accusa per infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque”, annota il Dt in un comunicato stampa nel quale viene anche ribadita l’importanza di “segnalare tempestivamente eventuali reati ambientali, in modo che le autorità preposte possano intervenire prontamente, limitando il danno, interrompendo l’evento inquinante e aumentando le possibilità di identificare l’origine e i responsabili”.

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