Luganese

Caso Fogazzaro, dalla supercautelare alla messa in onda

Stasera la trasmissione della Rsi 'Falò' torna sulla scuola privata di Breganzona con nuove e 'credibili' testimonianze.

10 ottobre 2019
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Una supercautelare che in gergo giornalistico può anche significare censura. Non è andata comunque in porto l'istanza presentata dal legale dell'Istituto Fogazzaro di Breganzona, l'avvocato Paolo Bernasconi, per 'stoppare' la trasmissione di questa sera di 'Falò'. Il rotocalco di inchieste e approfondimenti torna, infatti, sul caso della scuola privata luganese, al centro la scorsa primavera di una serie di decisioni legate all'autenticità o meno degli esami sostenuti dai suoi maturandi a Pomigliano d'Arco, nel Napoletano.

Per il pretore "è palese che il servizio in questione sia d'interesse per il pubblico medio, trattandosi di una questione che ha avuto ampio riscontro nei media, ha coinvolto il potere giudiziario e tocca un ambito, quello scolastico, particolarmente sensibile”. Testimonianze giudicate peraltro credibili, in quanto “non può essere sostenuto che siano false o che siano fondate su dei fatti manifestamente inesatti” anche perché “ancorate su deposizioni testimoniali, dichiarazioni di esponenti politici, funzionari locali, in linea con le dichiarazioni rese dagli innumerevoli ex studenti interpellati”. Infine, l'Istituto Papi di Pomigliano “risulta il fulcro del servizio, pur essendo soltanto una delle sedi d'esame proposte dalla parte istante piuttosto che l'Istituto Fogazzaro, che mal si comprende perché ne avrebbe un pregiudizio particolarmente grave, non risultando infatti alcun suo vincolo obbligatorio con quella sede”. Concludendo per il pretore non si può parlare di unilateralità dell'informazione contraria all'Istituto Fogazzaro.

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