Luganese

Dava base logistica ai capi di un traffico di eroina: 30 mesi

Condannata 33enne svizzera che ospitava nel suo appartamento alcuni componenti di una banda di spacciatori. La donna entrerà in comunità

(Ti Press)
27 settembre 2019
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Ospitava nel suo appartamento, assicurando loro alloggio e base logistica, i due capi e altri componenti di cittadinanza albanese di una banda di trafficanti di eroina. «L'ho fatto per colmare la mia solitudine, per soldi e in parte anche per avere da loro la droga per il mio consumo personale». Così si è giustificata stamane in aula una cittadina svizzera di 33 anni, da anni dipendente della pesante droga. La Corte delle assise criminali di Lugano (presidente, il giudice, Amos Pagnamenta), vista la particolare situazione personale della donna, le ha concesso «un'ultima possibilità», accogliendo, in sostituzione della detenzione, il percorso terapeutico che al donna condurrà seguendo un trattamento ambulatoriale nella comunità per tossicodipendenti a Villa Argentina. La 33enne, con alle spalle precedenti penali, è stata condannata a 30 mesi posti al beneficio della sospensione per 4 anni, di cui 6 mesi da espiare. Tra l'aprile e l'agosto 2018 ha ospitato cinque cittadini albanesi, sapendo che vendevano eroina. «All'inizio non mi ero accorta di nulla. Una volta ho visto la droga in bagno, ma non so dire di quale quantitativo si trattasse» - ha dichiarato l'imputata, difesa dall'avvocato Giovanni Molo. Complessivamente 830 i grammi di eroina tenuti in deposito nel suo appartamento. La donna non ha comunque mai venduto la droga. Il processo di stamane è il penultimo di 15 procedimenti penali (l'ultimo processo si terrà a novembre) nell'ambito di una stessa inchiesta - titolare la pp Valentina Tuoni - per diversi chili di eroina spacciati capillarmente al dettaglio nel Luganese. 

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