Luganese

Lugano, 'troppi 400 franchi d'affitto in più al mese'

Il consigliere comunale Rodolfo Pulino (Lega) e due inquiline dei palazzi di via Beltramina gestiti dalla cassa pensione consegnano una petizione

Una petizione con duecento firme (Ti-Press)
29 agosto 2019
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«Quattrocento franchi in più al mese sono davvero troppi. Il palazzo in cui vivo ha quasi 25 anni, non ci sono sicuramente gli standard per chiedere un affitto mensile di 1’900 franchi per un 3,5 locali. Negli appartamenti vivono parecchi pensionati e persone in invalidità che non si potranno permettere di restare e saranno costretti a cambiare casa».

A parlare è un’inquilina che abita negli stabili di via Beltramina a Molino Nuovo (dove c’è la sede della Polizia di Lugano e dell’Atte, per intenderci). L’abbiamo appena incontrata a Palazzo Civico, assieme a una sua vicina. Ci ha raccontato la problematica e la preoccupazione con cui convive da qualche tempo. Una preoccupazione che si è manifestata per posta, quando la Gipi Sa, che gestisce il patrimonio immobiliare per conto della Cassa pensione dei dipendenti della Città di Lugano, ha inviato una lettera a tutti gli inquilini annunciando appunto il significativo aumento dell’affitto a partire dall’ottobre dell’anno prossimo.

L’aumento segue peraltro un precedente rincaro di 150 franchi mensili di circa due anni fa quando sono scaduti i sussidi cantonali. Il futuro incremento delle pigioni è invece dovuto alla scadenza dei sussidi della Confederazione. Nel primo pomeriggio, il consigliere comunale Rodolfo Pulino (Lega dei ticinesi) ha consegnato alla Cancelleria di Lugano una petizione con duecento firme. In sostanza, spiega Pulino, «chiediamo al Municipio di Lugano di intervenire per attenuare l’impatto di un aumento di pigione che non è sostenibile per chi vive in quegli appartamenti».

Sul tema, la Lega ha già inoltrato ben due interrogazioni. Nella risposta alla prima, l’esecutivo cittadino ha annunciato che gli aumenti agli inquilini saranno applicati in maniera proporzionale di anno in anno durante i prossimi tre. È stata pure annunciata l'approvazione della proposta di organizzare un concorso per concedere un diritto di superficie a enti di utilità pubblica, con un occhio di riguardo alla cooperative d’abitazione, per il sedime di via Lambertenghi, dove dovrebbero sorgere alloggi a pigione moderata.

La petizione è partita spontaneamente dal basso da un gruppo di cittadini colpiti dal tema della fine dei sussidi degli appartamenti a pigione moderata di via Beltramina. Ci si domanda se c'è ancora spazio a Lugano per le famiglie e le persone con redditi bassi e cosa succederà alle famiglie che fra un anno si vedranno togliere la possibilità di usufruire di appartamenti sussidiati.

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