Lugano

All'unanimità: più accessi pubblici al Ceresio

La Città incaricata di elaborare uno studio di fattibilità per sette luoghi. Piattaforme a ridosso della riva, da inserirsi nel Masterplan in elaborazione

Una delle aree individuate (Ti-Press)
2 luglio 2019
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Una serie di piattaforme (possibilmente con doccia esterna) a ridosso della riva del lungolago, tipo lido Riva Caccia? Non esageriamo. Però, senza attendere i tempi lunghi della pianificazione, alcuni luoghi fra Paradiso e Gandria potrebbero essere dotati di piccole strutture per accedere al lago, in particolare nel periodo estivo. Ne potrebbero beneficiare la popolazione e i turisti. La mozione presentata dai consiglieri comunali leghisti Andrea Censi e Marco Bortolin è stata accolta dal legislativo di Lugano all’unanimità dei presenti (42 su 60). E la Città è incaricata di preparare uno studio di fattibilità.

La Commissione della pianificazione del territorio ha individuato alcune zone come il Giardino Belvedere, la darsena del Parco Ciani, il parchetto di via Riviera, il ponte del Diavolo, la Scalinata degli oleandri, il sentiero di Gandria. D’altra parte, la proposta di Michele Malfanti ha ricordato i numerosissimi atti presentati dal Ppd che hanno creato terreno fertile per creare altri accessi a lago. Tiziano Galeazzi (Udc) ha portato il sostegno del gruppo sottolineando però che «manca qualcosa». Anche Morena Ferrari Gamba (Plr) ha sostenuto il rapporto della Pianificazione del territorio, così come la capogruppo Ps Simona Buri. E il verde Nicola Schönenberger (relatore) ha evidenziato che gli accessi a lago e a fiume sono scarsi a Lugano nonostante le normative li impongano dal 2002 (mozione del compianto deputato in Gran Consiglio Bill Arigoni). È mera questione di volontà, ha detto Schönenberger. Dal canto suo, il titolare del Dicastero dello sviluppo territoriale Angelo Jelmini ha espresso condivisione, ricordando però che il Municipio sta elaborando il Masterplan (centro e lungolago), un lavoro di più ampia portata in cui andrebbero inseriti gli accessi.

Molino Nuovo, piazza da rifare

Piazza Molino nuovo è da rivalutare, deve tornare a essere un luogo d’incontro della popolazione e la viabilità va migliorata, tutto il Consiglio comunale è d’accordo. Le modalità sono però da affidare a progettisti. Non si può decidere di realizzare un autosilo, né decidere di abbattere il ‘Sombrero’ di Tita Carloni (la fontana). La titolare del Dicastero immobili Cristina Zanini Barzaghi, ha detto che la Città ha sollecitato i privati per l’elaborazione di un concorso pubblico e ha avviato una perizia viaria. Accolti pure l’acquisto di una pista di Pumptrack mobile. Per il Buxi, invece saranno sperimentati alcune tratte (cfr. ‘laRegione’ del 1° luglio) e la videosorveglianza in 5 pontili.

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